VIAREGGIO. “Perché, malgrado la Conferenza Capigruppo del 7 agosto scorso abbia deciso che il consiglio comunale per l’approvazione del consuntivo 2013 dovrà tenersi il prossimo 18 agosto, il presidente del consiglio comunale non l’ha ancora convocato?” A domandarselo è Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento dei Cittadini.

“Forse qualcuno teme che le eccezioni sollevate e formalizzate dal sottoscritto in tema di mancato rispetto dei termini previsti dal Tuel a tutela delle prerogative dei consiglieri (“la proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare almeno venti giorni prima dell’inizio della sessione consiliare”) siano fondate e cerca di ottenere un rinvio dell’ordine di approvazione del rendiconto consuntivo 2013 fissato entro e non oltre il 18 agosto per ordine della Prefettura di Lucca?

“Intanto, se così fosse, sarei già soddisfatto nel prendere atto che anche l’amministrazione ha capito che sui diritti dei consiglieri non si scherza e che vanno tutelati. Ma, a mio avviso, potrebbe non bastare lo stesso: il quadro giuridico è particolarmente complesso e delicato, investendo l’interpretazione di norme e di principi dove è importante andare a fondo nella ricerca della ratio legis.

“In sostanza: un eventuale rinvio del termine di approvazione del rendiconto già ordinato dalla Prefettura entro e non oltre il 18 agosto, certamente utile di per sè a garantire il rispetto del termine di 20 giorni previsto dal Tuel, potrebbe vanificare il rispetto di un altro termine perentorio previsto dall’articolo 141 del Tuel in forza del quale ‘in tal caso – cioè quando la Giunta non ha nemmeno predisposto lo schema di rendiconto – e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo di controllo assegna al consiglio con lettera notificata ai singoli consiglieri un termine non superiore ai 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce mediante commissario all’organo inadempiente’?

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

“Personalmente ritengo che per dirimere tale questione, oggettivamente complessa e delicata, si debba tuttavia fare riferimento alla ratio legis delle norme che non può che essere quella in virtù della quale il legislatore, di fronte al mancato rispetto dei termini di approvazione del bilancio consuntivo da parte delle amministrazioni locali, abbia inteso prevedere un intervento forte, risolutorio e prioritario a qualsiasi altro interesse. Mi riferisco ai diritti dei consiglieri che sono già regolati nella fase fisiologica del procedimento – e niente si dice a sua eccezione e/o deroga in quella patologica – e teso a garantire che l’approvazione del bilancio avvenga non oltre un ulteriore termine perentorio di giorni venti, pena l’invio del commissario.

“Un ragionamento di questo genere, pertanto, in ipotesi di ulteriore rinvio del consiglio comunale a data successiva per garantire i diritti dei consiglieri esporrebbe comunque il deliberato del consiglio a possibile impugnazione per violazione dell’articolo 141, anziché del 227, del Tuel.

“Tornando alla politica e al merito di quanto detto e scritto dai Revisori del Comune, dal Mef, dalla Corte dei Conti, mi auguro che anche nelle fila della maggioranza si prenda atto dell’ormai acclarato stato di dissesto con ogni consequenziale decisione in sede di consiglio comunale. A maggior ragione di fronte a una giunta che ha palesato mille volte la propria incapacità ad affrontare il difficile percorso di risanamento del Comune.

“Ovviamente, laddove vi fosse un rinvio della seduta consiliare del 18 agosto e anche un’approvazione ‘bulgara’ del bilancio, le considerazioni giuridiche sopra esposte potrebbero verosimilmente farci valutare anche un’impugnativa giudiziale di fronte agli organi competenti per la verifica del corretto rispetto dell’iter procedimentale di approvazione del bilancio.

“C’è accanimento nei confronti della giunta, come qualcuno dice, da parte nostra? Assolutamente no. Più semplicemente, non nutriamo alcuna fiducia nei confronti di questa amministrazione politicamente e amministrativamente incapace, tanto più in un quadro dove il dubbio di una diffusa carenza di legalità – vedesi relazioni di Revisori dei Conti, Corte dei Conti e Mef – ha riguardato molteplici episodi, non ultimo quello relativo addirittura a certificati antimafia negati dal Prefetto.

“Siamo stanchi di vedere cose fatte male: è l’ora di fare chiarezza – leggasi ‘piazza pulita’ – a Viareggio”.

(Visitato 30 volte, 1 visite oggi)

“Al Parco Costruttori di Pace erba alta due metri, che altro aspetta il Comune?”

Spunta una nuova enorme discarica a Capezzano (le foto)