VIAREGGIO. “Sinceramente non comprendo il senso della polemica politica di questi giorni da parte della minoranza in consiglio comunale, salvo considerarla come l’ennesima strumentalizzazione sulla scia di quelle che hanno saputo fare da un anno a questa parte”. Con queste parole il sindaco Leonardo Betti interviene sulla vicenda del documento dell’ex ragioniere capo sui conti dell’ente.

“Mentre la giunta è impegnata nel cercare di costruire e valutare la sostenibilità di un piano di risanamento del Comune che punti al riequilibrio di bilancio e mentre il consiglio si appresta a votare il consuntivo più veritiero da molti anni a questa parte, con un disavanzo che è una enormità, la minoranza si preoccupa di una lettera del novembre scorso dell’allora dirigente ai servizi finanziari Maurizio Nieri, consegnata a mano e in busta chiusa.

“Ieri ho dato mandato agli uffici di cercarla nel protocollo del Comune e in effetti qualcosa è stato trovato: c’è un numero di protocollo dell’ufficio di Nieri con la medesima data ma, chissà perché, con un file pdf contenente solo l’intestazione dell’ufficio, senza il testo. Si tratta quindi di un fatto molto anomalo, su cui ho dato disposizione all’avvocatura di fare le opportune verifiche per valutare le eventuali conseguenze sia disciplinari che di altro genere.

“Quanto alla necessità della protocollazione ricordo che sono precise disposizioni di legge a definire che vadano tassativamente protocollati gli atti interni di rilievo come una lettera che riguarda il procedimento amministrativo più importante nella ‘vita’ del Comune – il bilancio, per l’appunto. Ma per capire che andava protocollata – e non consegnata a mano senza ricevuta – basterebbe leggere il quarto comma dell’articolo 16 del Manuale di gestione dei documenti del Comune di Viareggio, approvato con delibera di giunta numero 305 del 2011: ‘i documenti interni sono registrati al protocollo generale se hanno rilevanza amministrativa a carattere giuridico-probatorio, redatti dal personale nell’esercizio delle proprie funzioni ed al fine di documentare fatti inerenti l’attività svolta e la regolarità dell’azione amministrativa o qualsiasi altro documento dal quale possono nascere diritti, doveri o legittime aspettative di terzi’.

“Del resto, a rigor di logica, o quella lettera era importante e andava protocollata, e allora davvero non si capisce perché Nieri ne protocollò una in bianco, o non era importante e allora il presidente del consiglio di allora avrebbe fatto bene a non informare i capigruppo come invece mi riferiscono che abbia fatto.

“Su questo punto permettetemi di esprimere la mia fiducia al presidente del consiglio di allora e attuale vicesindaco. Lui mi riferisce che nella Conferenza dei Capigruppo immediatamente successiva la lettera fu letta ed i capigruppo di maggioranza allora presenti me lo confermano: tanto mi basta, conoscendo la persona, il suo rispetto per le regole e per il ruolo di garanzia legato alla carica che ricopriva. Faccio poi notare che nella riunione dei Revisori dei Conti del 26 novembre 2013 tale lettera fu oggetto di attenta discussione ed il relativo verbale, come avviene da sempre, era a disposizione dei consiglieri: perché a quel punto, se davvero il contenuto di tale lettera era sconosciuto ai consiglieri, questi non ne chiesero copia, una volta letto il verbale?

“Quanto al merito della lettera, dal punto di vista della vita amministrativa del Comune le argomentazioni di Nieri non ebbero nessuna conseguenza perché completamente superate sia con l’assestamento di fine novembre, ma soprattutto col consuntivo in discussione in questi giorni in consiglio comunale. Appare dunque curioso che soltanto nei giorni in cui Nieri aveva avuto la certezza di non essere riconfermato alla guida del settore che aveva gestito per anni, con una lettera – ripeto – non protocollata ma consegnata con modalità del tutto anomale per una Pubblica Amministrazione, faceva notare elementi di cui sicuramente lui stesso, più di chiunque altro, era già perfettamente a conoscenza nel primo semestre 2013, quanto vennero approvati il consuntivo 2012 e il preventivo 2013, come la relazione del Mef evidenzia e certifica. Tale ‘ritardo’ e tale “irritualità” nella comunicazione furono peraltro rilevate dagli stessi Revisori dei Conti nel verbale sopra citato: ‘il collegio – si legge – rileva il ritardo e l’irritualità con cui tali informazioni sono state diramate ed evidenzia che tale situazione avrebbe reso necessario l’applicazione dell’art.153 del Tuel da parte del responsabile delle risorse finanziarie entro 7 giorni dal momento nel quale tale ulteriore squilibrio sia stato rilevato e cioè dalla conoscenza dei fatti’.

“Per concludere, credo che la minoranza non faccia un buon servizio alla città occupandosi di questi formalismi e andando a cercare pretesti, sollevando polemiche del tutto strumentali e arrivando a parlare, in modo del tutto indegno, di mancanza di lucidità del vicesindaco: a stabilire le responsabilità di una pessima gestione delle finanze del Comune, siano esse politiche o gestionali, ci penserà la magistratura. La politica pensi piuttosto a far uscire il Comune dal disastro finanziario in cui versa: continuo a sperare in una minoranza che, pur nella totale divergenza di opinioni politiche, sappia sì pungolarci come è giusto che sia, ma avanzi proposte concrete per risanare i conti del Comune e governare la città con le poche risorse che abbiamo a disposizione, smettendo di proseguire a contraddistinguersi come il partito del commissario”.

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ultimo aggiornamento: 19-08-2014


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