VIAREGGIO. Un appello alla giunta Betti a rassegnare le dimissioni quanto prima, senza attendere il consiglio comunale del 27 agosto sul bilancio consuntivo 2013: a rivolgerlo è Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“La giunta Betti sin dall’inizio dell’anno, quando perse ben cinque assessori – Rossetti, Augier, Servetti, Puccetti e Caprili – in pochi giorni, vive una crisi amministrativa che, stante la carenza di capacità e progettualità, non le ha permesso di approvare pressochè alcuna delibera in consiglio comunale. Di lì a breve, alla crisi amministrativa si è aggiunta una marcata crisi politica che ha portato Sel all’opposizione e forti mal di pancia nel Pd”, scrive Baldini.

“Crisi politica conclamata dall’elezione del presidente del consiglio comunale Vannucchi con soli 12 voti su 25 e successivamente sfogata nella bocciatura della maggioranza sugli atti discussi sia in Commissione – vedi ad esempio la Commissione Ambiente sul Regolamento del Decoro – che in consiglio comunale – vedi ad esempio la mozione sul ritiro della delibera di giunta su Viareggio Nuda – così come nel ritiro preventivo di numerose delibere sulle quali il sindaco non poteva più vantare i voti della sua stessa coalizione.

“Oggi, a seguito delle gravi responsabilità di cui si è macchiata l’ex presidente del consiglio e oggi vicesindaco Chiara Romanini, vi è in atto anche una palese crisi istituzionale che ha irrimediabilmente leso anche il rapporto di correttezza e rispetto che vi deve essere fra gli organi del Comune.

“L’ex presidente del consiglio avrebbe dovuto in ogni modo, e a prescindere dal mancato protocollo, garantire il ruolo e i diritti dei consiglieri comunali, palesementi lesi dalla medesima nel momento in cui decise di non informare i colleghi degli atti di cui era stata messa a conoscenza dal dirigente finanziario riguardo gli assestamenti di bilancio che, a breve, sarebbero stati votati in consiglio.

“Un vulnus istituzionale gravissimo rispetto al quale le dimissioni, che torno a chiedere con effetto immediato, rappresentano la mera conseguenza politica. Un quadro amministrativamente e politicamente non più sostenibile ed ulteriormente aggravato da una conflittualità interna alla maggioranza che paralizza ogni decisione ed ogni possibile sostegno reale e duraturo al piano di risanamento del quale la città necessita.

“È evidente che questo stato di crisi generalizzata della giunta Betti, alla quale nessuno dà più fiducia in città, dentro il palazzo – si è dimesso un altro consigliere della Fondazione Carnevale – e fra le fila dello stesso Pd, deve determinare la fine di questa consiliatura che, visto quanto combinato dal vicesindaco Romanini e stante il conseguente venir meno della stessa fiducia istituzionale fra sindaco, giunta e consiglio comunale, non è in grado di garantire quei presupposti che i Revisori dei Conti, il Mef e la stessa Corte dei Conti chiedono per affrontare seriamente e responsabilmente il piano di dissesto del Comune”.

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ultimo aggiornamento: 19-08-2014


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