STAZZEMA. Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona interviene nel dibattito sul turismo con una proposta di un turismo che valorizzi l’unicità della Versilia: “Diversificare l’offerta turistica della Versilia si può. O meglio: si può pensare una offerta complessiva del prodotto Versilia che includa il mare e la montagna.

“Lo dicono i fatti e lo dicono le statistiche di questa estate un po’ strana in cui il sole si è fatto spesso desiderare e che ha visto un incremento delle presenze nell’entroterra della Versilia in termini di visitatori alle ricchezze di una montagna che non è solo bella fuori, ma che è bella anche dentro. La Versilia nasce nelle montagne ed è nelle montagne a Stazzema e a Seravezza che anche in questi anni ha ricevuto un riconoscimento da parte dell’Unesco prima nel 2011 con l’inserimento del territorio del Parco Regionale delle Alpi apuane nella rete mondiale dei Geoparchi, come uno dei 49 territori d’Europa e i 36 dei restanti continenti che possono distinguersi per una gestione di qualità del proprio patrimonio geologico, poi nel 2013 dell’inserimento del Palazzo Mediceo tra le 14 Ville Medicee divenute Patrimonio dell’Unesco.

“E’ dai monti che è partita la storia di questi luoghi ed è nell’entroterra che si può ripartire per il rilancio del sistema turistico della Versilia, che troppo spesso si è fatto imprigionare all’interno di una offerta monocorde in cui la spiaggia l’ha fatta da padrona incontrastata a scapito della collina e della montagna che hanno beneficiato in misura minima del richiamo esercitato dalla Costa che ha prosperato quando la concorrenza era meno agguerrita di oggi e che ha creato un effetto di attrazione verso il mare che ha spopolato la montagna a vantaggio dei paesi della piana. Una scelta che oggi non basta più per competere sul mercato del turismo che si è globalizzato e che favorisce oggi quelle località e quei comprensori dove l’offerta è diversificata dove al mare si accompagna l’offerta culturale, sportiva, ricreativa e gastronomica.

MAURIZIO VERONA“Raccolgo come un segno positivo quella ad esempio, la scelta della società che gestisce le visite turistiche all’Antro del Corchia che ha istituito con cadenza settimanale una navetta gratuita che parte il martedì da Torre del Lago sino a Levigliani e il giovedì’ dalla Partaccia a Marina di Massa e che si ferma a Viareggio , Forte dei Marmi e Pietrasanta e conduce alla visita alle grotte turistiche dell’Antro del Corchia che sono il sistema carsico più importante in Europa e a cui si accede attraverso un percorso attrezzato ed illuminato. Una scelta che ha dato i suoi risultati in termini di presenze e che ha fatto conoscere le bellezze artistiche e culturali, i sapori dei nostri monti. La Versilia ha le possibilità per dare un pacchetto turistico completo. Non basta più solo avere un ambiente ricco, un’aria pulita oppure semplicemente una importante attrazione e non basta più solo il mare. Il singolo Comune non ha più la possibilità di concorrere a programmazioni comunitarie, servono sempre di più partenariati e condivisione con altri enti locali.

“Serve proporre il nostro comprensorio come un unicum a livello nazionale in cui al turismo balneare si accompagna quello del divertimento sulla costa, quello culturale con i nostri borghi storici e le iniziative che si sono moltiplicate spesso mettendo in competizione i cartelloni e senza una strategia comune che è necessario mettere in campo. Non ci possiamo permettere il lusso di entrare in competizione o di curare ciascuno il proprio orticello: la Versilia ha la peculiarità di essere un tutt’uno tra mare e monti, di passare in pochi chilometri dal bagnasciuga delle marine alle vette delle Apuane, dalla delicata cucina del mare alla sostanziosa e non meno invitante cucina tradizionale versiliese che nei nostri paesi si offre ai turisti con la tipicità dei suoi prodotti.

“E’ un percorso che ha necessità di diventare parte di una strategia unitaria che l’Unione dei Comuni deve coordinare. Non a caso il primo intervento strutturale fatto negli anni scorsi dall’Unione è stato sulla sentieristica per collegare di nuovo in un percorso attrezzato i paesi dell’Alta Versilia in un anello che partiva da Seravezza e raggiungeva la montagna seravezzina, quella stazzemese e quella di Pietrasanta con una rete attrezzata ed una guida ai sentieri e alle bellezze artistiche, storiche e culturali di luoghi abitati da sempre in cui gli abitanti hanno lasciato tracce prima sulle rocce con le incisioni rupestri sino alle chiese e ai Palazzi fino ad arrivare alle tipicità gastronomiche.

“Ma il pubblico da solo non può risolvere tutti i problemi: lancio un appello alle categorie economiche e agli imprenditori turistici di credere nelle potenzialità della nostra montagna e di investire e creare opportunità nell’entroterra. L’Entroterra tende una mano al mare e si offre come una attrattiva ulteriore rispetto al turismo balneare nella convinzione che l’implementazione dell’offerta potrà solo offrire benefici a tutti”.

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ultimo aggiornamento: 24-08-2014


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