VIAREGGIO. “Il sindaco Leonardo Betti continua a dare prova di non voler tenere in alcuna considerazione quanto rilevato dai Revisori dei Conti, dal Mef e dal ragioniere capo insistendo nel dribblare la procedura di dissesto come inevitabilmente indicata da tali soggetti per, al contrario, insistere nel portare il Comune di Viareggio verso un bilancio preventivo che, dal suo punto di vista, ha il merito di mantenere tutte le poltrone del cerchio ‘tragico’ al suo posto”. A parlare è Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini.

“A quanto pare, almeno al momento, anche quella parte di maggioranza che aveva capito che tale atteggiamento è impercorribile ed in violazione di tutte le prescrizioni indicate non sta riuscendo nel tentativo di far ragionare il sindaco, probabilmente e ragionevolmente pentendosi del voto salva consuntivo 2013.

“Torno a dire che, persistendo così le cose, nei prossimi giorni, saranno le forze di opposizione a preparare una memoria dettagliata e corredata di argomenti di prova per la Corte dei Conti, alla quale intendiamo ribadire formalmente che il sindaco e la sua giunta non hanno nessuna intenzione di rispettare le prescrizioni ricevute dagli organi competenti in ordine allo stato dei conti pubblici del Comune e che, nel dissociarci da tale responsabilità, chiediamo un intervento urgente per evitare eventuali violazioni di legge ai danni dei cittadini e della città.

“Non è accettabile che, ai seri e fondati rilievi provenienti dal Collegio dei Revisori – di nomina prefettizia, lo ricordo – presieduti dal valente ed esperto presidente Limberti e da quelli forniti dall’Ispettore del Mef, questo malcapitato primo cittadino affidi le repliche a ridicoli comunicati-video, una sorta di ‘soap opera’ frutto di qualche pseudo-genio della comunicazione, sulla sua pagina Facebook.

“Come non è accettabile che il presidente della Viareggio Patrimonio Ruglioni possa dichiarare che ‘il Mef non è la Bibbia’ perché nei rapporti fra ruoli istituzionali e pubblici non è questo il metro ed il linguaggio da usare ma, al contrario, solo ed esclusivamente il rispetto delle fonti di legge, delle normative e dei regolamenti nonchè il rispetto assoluto, formale e sostanziale, degli organi competenti chiamati ad interagire. Tanto più in una situazione grave e delicata come quella di Viareggio.

“Ma il motivo ontologico del contrasto è semplice da capire: Limberti è nominato dal prefetto, Ruglioni dalla politica. E sulla Patrimonio, come sulle altre partecipate, prima o poi qualcuno dovrà farla una bella indagine che ricostruisca il puzzle di nomine politiche di questi anni, mettendo a confronto presidenti e consiglieri di amministrazione della società, presidenti e consiglieri del Collegio dei Revisori dei Conti della stessa Patrimonio, assessori al bilancio, Revisori dei Conti del Comune e presidenti e membri della Commissione di Controllo della Patrimonio che si sono succeduti a Viareggio dalla invenzione di questa società.

“Un ‘poltronificio’ trasversale e intercomunale della politica, tanto voluto dall’ex sindaco Marcucci, ma mai più abbandonato da nessuno, che oggi rischia di fallire portandosi con sé tutto il Comune di Viareggio. Se il Comune di Viareggio, una volte per tutte, deve fare i conti con il proprio bilancio, la politica non deve essere da meno e deve fare lo stesso con se stessa”.

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