STAZZEMA. “Il contenimento dei costi della politica è stato il tema di una mozione discussa nella seduta del consiglio comunale del 28 luglio 2014”.

Lo afferma Gian Piero Lorenzoni, consigliere comunale per il movimento “Luce a Stazzema”.

“La minoranza fa pressing e la maggioranza “tient le coup”, lo sottolinea Lorenzoni riferendosi al fatto che la l’amministrazione compatta, con un’eccentrica variante di masochismo, ha detto no alla proposta che tentava di far diminuire la spesa pubblica attraverso la razionalizzazione dei costi della rappresentanza del Comune, con la riduzione del 30% delle indennità di funzione del Sindaco, del vice Sindaco, della Giunta Municipale e del 50% i gettoni di presenza spettanti ai Consiglieri comunali.

La mozione era stata presentata per fronte, almeno parzialmente, ad una situazione economica difficile dove le tasse ed i tributi da pagare sono al massimo, la gente non ha lavoro, i giovani scappano ed i soldi non ci sono.

Una proposta, quella presentata dai consiglieri di opposizione, che prevedeva, attraverso l’adeguamento dei compensi, di devolvere la differenza non percepita a un fondo di tutela per le famiglie in difficoltà economiche.

“Luce a Stazzema” ha cercato di porre l’accento sulla necessità di dare l’esempio attraverso segnali forti e distintivi in un momento particolarmente difficile.

Ma tutto questa sembra non interessare all’Amministrazione guidata dal sindaco Verona e il costo della politica di fatto non cambia”.

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