VIAREGGIO. “Il 2 giugno Betti si è fatto una meritata vacanza a sue spese ad Abu Dhabi. Nulla da eccepire e soprattutto nulla da registrare sul diario di bordo. Anche perché non è accaduto assolutamente nulla di rilevante”. Lo afferma Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia.

“Sì, tre belle foto postate dal sindaco sulla sua pagina Facebook dimostrano che era con il sindaco di Milano Pisapia e con l’ambasciatore Starace, in un’altra foto si vede un Betti solo soletto davanti ad un vecchio manifesto della Versilia – foto che poteva benissimo essere stata scattata in un qualsiasi corridoio del Municipio di Viareggio dato che non fa vedere nulla di più e non suscita alcuna importanza ed emozione -, mentre nella terza c’è il gran salone delle feste con tutti gli invitati e qui Betti proprio non si vede.

“Poi più nessuna foto, nessun ricordo ufficiale del nostro sindaco, nessuna foto che lo immortala durante gli incontri ufficiali con gli emiri arabi, durante riunioni ufficiali di lavoro, nessuna foto mentre siede a tavola con qualche pezzo grosso di Abu Dhabi. Spero almeno che sia stato invitato a mangiare.

“No, niente foto che possano testimoniare e confermare le mirabolanti imprese diplomatiche del sindaco Betti, tra l’altro appena accennate in uno scarno comunicato stampa fatto dal suo prestigioso portavoce in municipio.

“Strano che un viaggio d’affari di rilevanza internazionale, con valenza diplomatica indiscussa, che segue gli incontri avvenuti a Firenze lo scorso febbraio con gli emiri e Giovanni Campora come mediatore, non trovi nell’unico comunicato stampa che Betti si fa – come sempre – scrivere quell’enfasi e quel trionfalismo che meriterebbe tale impresa. Perché di impresa si tratta o meglio si tratterebbe se in discussione fosse davvero stata messa la vendita del porto di Viareggio agli emiri per 50 milioni di euro come alla fine c’è stato raccontato. Una storia vera o una favola, per non dire di peggio?

“Qualche stranezza non la si può non registrare in tutta questa strana ed assurda vicenda. Betti a febbraio incontra gli emiri in un hotel di Firenze – e non in municipio a Viareggio -, gli emiri si dimostrano interessati all’acquisto del porto per 50 milioni. Le trattative partono tanto che l’ambasciatore italiano Starace invita Betti il 2 giugno ad Abu Dhabi, ma poi cosa accade? Nulla.

“Esattamente nulla. Ma non accade nulla nemmeno ad Abu Dhabi. Betti sì, avrà parlato con tanta gente, e s’è visto bene che nella foto del salone c’erano davvero tanti invitati – tranne lui – però cosa ha concluso con questo viaggio? Quali incontri ufficiali sono stati fatti? Con chi ha parlato e con chi ha trattato della vendita del porto di Viareggio ad Abu Dhabi? Esistono tracce o documenti di questi incontri?

“Possibile che Betti incontra gli emiri per trattare la vendita del porto della città e non faccia scattate neppure una foto che testimoni il suo lavoro, le sue riunioni, il frutto delle sue fatiche che lo hanno portato a migliaia di km a casa a spese sue? No, neppure uno straccio di foto che testimoni i suoi risultati o i suoi incontri.

“Ad onor del vero, basta interpellare la diplomazia italiana presso il Ministero degli Esteri, come ho fatto io, per venire a conoscenza che non sono stati registrati incontri ufficiali che riguardano Viareggio ad Abu Dhabi, e si sappia che ogni incontro passa attraverso la diplomazia italiana, impossibile fare diversamente.

“Ma il bello sta proprio li: Betti torna, annuncia l’interessamento degli emiri in uno scarno comunicato stampa e poi da quel giorno silenzio totale. Silenzio da parte dell’addetto stampa come pure silenzio da parte degli emiri.

“Oggi in Commissione l’assessore Giannerini riferisce candidamente che non c’è più stato nessun contatto o rapporto con loro, nessuna comunicazione ufficiale, neppure per dire che non erano più interessati alla questione o che rinunciavano. Un po’ maleducati questi emiri nei confronti del nostro amato sindaco che è perfino corso a sue spese a casa loro. Un po’ strana questa cosa. Un atteggiamento diplomatico incomprensibile, come se ad Abu Dhabi Betti non avesse incontrato o parlato con nessuno. Come se i rapporti con gli emiri si fossero già arenati dopo l’incontro di febbraio nell’hotel di Firenze.

“Buio più assoluto e silenzio dagli Emirati Arabi come se il 2 giugno Betti fosse stato invitato a sue spese come semplice conoscente dell’ambasciata italiana, senza nessuna aspettativa di incontri ufficiali diplomatici o di affari che oggi invece qualcuno vuol far crede che ci siano stati.

“Però arrivò Giannerini a far calare su tutti il beneficio del dubbio come il lieve vento del deserto che soffia lento ma implacabile tra le dune degli Emirati, dune che forse Betti non ha neppure visto”.

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