VIAREGGIO. “Egregio Signor Sindaco Avv. Leonardo Betti, le scrivo in merito alla prossima chiusura definitiva del passaggio a livello di via dei Comparini, di cui sono venuta a conoscenza solo pochissimi giorni fa, a meno di una settimana dall’inizio dei lavori”. Inizia così una lettera indirizzata al sindaco Betti da Patrizia Pezzini, una nostra lettrice, a proposito della soppressione del passaggio a livello di Via dei Comparini al momento sospesa dalla giunta.
“Le scrivo perché sono nata a Viareggio nel 1961 e da allora vivo e apprezzo la nostra città ogni giorno in tutte le sue forme, con tutti i difetti e tutti i pregi che ha.
Le scrivo soprattutto perché, avendo sempre vissuto (e vivendoci ancora oggi) nella zona di Bicchio, sulla via Aurelia, so molto bene come da sempre la via dei Comparini con il suo passaggio a livello, sia il collegamento principale per il traffico pedonale e ciclabile con le altre zone cittadine e principalmente con i quartieri Ex Campo d’Aviazione (dove sono presenti numerosi servizi) e Darsena (dove sono presenti molte scuole e dal quale arrivare poi facilmente in centro), con la pineta di levante e, soprattutto nel periodo estivo, con le spiagge.
“Per Bicchio e le zone limitrofe il collegamento che fornisce la via dei Comparini con le altre parti della città è imprescindibile per chi si sposta a piedi o in bicicletta, non essendoci alternative altrettanto comode e in ogni caso costringendo ad allungare abbondantemente il tragitto da affrontare per raggiungere gli altri quartieri della nostra città. Chiudere definitivamente il passaggio a livello di via dei Comparini significherebbe negare il diritto dei cittadini di tutta la zona di Bicchio, di poter facilmente e comodamente raggiungere a piedi o in bicicletta il resto della città. Si rischierebbe di isolare completamente migliaia di cittadini che tutti i giorni raggiungono il posto di lavoro, le scuole, la pineta, i parchi pubblici, la spiaggia, gli uffici e i servizi cittadini a piedi o in bicicletta, costringendoli all’uso della macchina (come saprà, la zona non è servita dal servizio di trasporto pubblico urbano) o nel caso quest’ultima non possa essere usata, a percorsi assai più lunghi e pericolosi. Anziani, ragazzi, madri, figli e intere famiglie si vedrebbero ridotta, da un giorno all’altro, la propria libertà di muoversi in bicicetta o a piedi.
“Queste poche righe spero possano farle capire l’importanza, per i cittadini che vivono nel quartiere di Bicchio e nelle zone limitrofe, di lasciare aperto il passaggio a livello di via dei Comparini, fino a quando non sia realizzata una viabilità alternativa per pedoni e biciclette”.
