FORTE DEI MARMI. Queste le pagelle del derby tra Real Forte dei Marmi Querceta e Pietrasanta, valevole per la terza giornata del campionato di Eccellenza.
REAL FORTE DEI MARMI QUERCETA
CORRADI 7: è merito principalmente suo se i locali rimediano un solo gol sul groppone. Semplicemente sbalorditivo nel primo tempo sui tentativi di Doretti e Tazzini da distanza ravvicinata come dal limite dell’area.
FILIPPI 6: svolge con diligenza il suo compitino, senza strafare o cercare la giocata dall’alto coefficiente di difficoltà (dal 28’ st MAGNANI &: gettato nella mischia per difendere il risultato)
VERDI 6,5: se con il Castelfiorentino aveva sbandato, stavolta difende con ordine e sicurezza. Bravo a rimediare in qualche modo all’incapacità dei centrocampisti di fare filtro su Tazzini e Peselli.
MAZZONE 6,5: il migliore della difesa, vuoi per i suoi tackle provvidenziali, vuoi per quella girata di testa nella ripresa che avrebbero meritato maggior fortuna.
ZAVATTO 5,5: per carità, i compagni sulla mediana non hanno mai saputo tamponare le scorribande del Pietrasanta. Però dalla sua parte partono fin troppi traversoni.
PERA 6: tra i pochi a salvarsi, per il lancio indirizzato a Tosi nel primo tempo e per la voglia di non mollare. Protagonista in negativo con quel pallone perso malamente che porterà alla punizione e al fallo da rigore.
CORSINELLI 5,5: Cerasa lo impiega come vertice basso nel tentativo di fargli fare il vice Redomi. Pochi spunti, scarsa partecipazione al gioco. Meglio nel centrocampo a quattro.
PACINI 5,5: si dirà che è facile mettere in croce un ragazzino, specialmente se impiegato fuori ruolo. Eppure sulle fasce non spinge mai, nemmeno quando Cerasa passa al 4-4-2.
TOSI 6: pur ancora ingolfato, l’ex Camaiore e Massese dà la sensazione di avere in canna il colpo vincente ogni volta che addomestica la palla. Da affinare l’intesa con Arzelà.
VANNUCCHI 5: una prima da titolare che scorderà ben volentieri. Avulso dalla manovra offensiva, rimane troppo a ridosso dei centrocampisti lasciando Arzelà e Tosi in balìa della difesa (dall’11 st A. REMEDI 6: più vivace e propositivo, alza il braccio sulla punizione di Manfredi che causa il rigore)
ARZELÀ 5,5: si danna l’anima e ha la scusante di ritrovarsi troppo spesso da solo contro l’intera retroguardia. Male quando va al tiro: un centravanti di razza come lui non può mancare lo specchio a pochi metri dalla porta.
PIETRASANTA
BITOZZI 6: una domenica quasi da assoluto spettatore. Buon per lui che Arzelà non inquadra mai lo specchio…
S. MANFREDI 7: ancora un derby da indiscusso protagonista. E stavolta da terzino aggiunto in fase di non possesso palla. Sua la punizione da cui scaturisce il rigore da tre punti.
DEL TONGO 6,5: invalicabile, vigile, sicuro. Spesso le vittorie si costruiscono da una buona difesa e con lui in campo la percentuale di successo si assesta già su buoni livelli.
MUCCI 6,5: apprezzabili, per gli amanti del calcio ruvido ma leale, i duelli ingaggiati con Arzelà. Stoico nel finale quando i compagni iniziano a sentire la stanchezza.
CAMPINOTI 6,5: di tanto in tanto si affaccia nella metà campo avversaria anche per tentare la via del gol. In piena crescita.
PESELLI 6,5: si fa presto a dargli un bel voto solamente per il rigore che regala vittoria e primato al Pietrasanta. Abile spalla di Brizzi nel non dare respiro al centrocampo avversario.
BRIZZI 6,5: moto perpetuo accompagnato dalla precisione millimetrica nelle aperture. Sta al Pietrasanta come Pirlo sta alla Juventus, con meno inventiva ma più fosforo.
G. MANFREDI 6: del terzetto di centrocampo è quello che incide di meno. Ma, data la giovanissima età, ha tutto il tempo per colmare le lacune (dal 33’ st PEZZICA sv)
TAZZINI 7: ben altro giocatore rispetto a domenica scorsa. Libero di scorrazzare, spensierato nell’impostazione, costringe Corradi a un paio di interventi decisivi (dal 28’st BALESTRACCI sv)
MORDAGÀ 6: fa il lavoro sporco là davanti, senza dare troppo nell’occhio, garantendo fisicità ed esperienza (dal 34’ st PAPI sv)
DORETTI 6,5: si presenta con una bella sforbiciata alla Osvaldo. Meritava certamente il gol per tutto quello che ha creato: peccato che sulla sua strada abbia trovato un Corradi irreprensibile.
