FORTE. Si è svolta a villa Bertelli di Forte dei Marmi la conferenza stampa di presentazione della Giornata Azzurra e dei Campionati di serie A .

Oltre agli atleti delle quattro nazionali azzurre, era presente il presidente Fihp Aracu e quello della Lega Siegel. I due Presidenti hanno elogiato lo splendido risultato della Nazionale Senior e quello della Nazionale Under 17 che hanno vinto il Campionato d’Europa di categoria, poi è iniziata la presentazione della nuova stagione sportiva.

“Tante belle parole ma i presidenti di società che si aspettavano di conoscere quale sarà la copertura mediatica del prossimo campionato sono rimasti delusi”. Lo scrivono in un comunicato congiunto diverse squadre di serie A1 e A2 di hockey su pista.

“Né il presidente Fihp, né quello della Lega hanno riferito sul tema che mette in ansia le società; nonostante abbiano pagato fior di tasse alla Fihp, non hanno ancora nulla da offrire ai propri sponsor. I due Presidenti non hanno fatto alcun riferimento alla grave situazione creatasi nel mondo dell’hockey per colpa della mancata trasparenza gestionale della Lega.

Proprio per questo motivo, le società cosiddette “dissidenti” chiedono di vedere i bilanci delle ultime stagioni per controllare il regolare pagamento delle tasse da parte delle Società, in modo che tutte le squadre possano partecipare “alla pari” ai nastri di partenza dei vari Campionati.

Questo gruppo di società, che ha raggiunto il 50% delle partecipanti al campionato di serie A, desidera sottolineare che il problema non è la Lega Hockey intesa come il sindacato di tutte le Società, da noi ritenuto necessario, ma il “sistema” negligente, opportunistico, relazionale e a volte arrogante con il quale questa associazione è stata gestita nel recente passato.

Il campionato di serie A1 della stagione 2012-2013 è stato irregolarmente vinto dalla società Marzotto Valdagno che ha utilizzato tre atleti stranieri senza pagare le dovute tasse. Se gli organi della Lega preposti al controllo avessero denunciato tempestivamente alla Giustizia Sportiva la grave irregolarità, i tre atleti stranieri sarebbero stati immediatamente sospesi e il risultato finale del Campionato avrebbe avuto sicuramente un altro esito.

Alle richieste di conoscere come venivano impiegati i nostri soldi, il Presidente e il Segretario della Lega rispondevano con arroganza e con minacce inviate attraverso i social network.

Nel mese di luglio i vertici di Lega hanno perso la testa e, anziché mostrare quanto veniva loro richiesto, assumevano alcune decisioni importanti senza il consenso dell’Assemblea delle Società. Dapprima il Presidente di Lega recedeva dalla convenzione Fihp per l’organizzazione dei Campionati, poi il Consiglio Direttivo annullava tale decisione. Il giorno successivo, gli Organi che avevano preso decisioni contrastanti abrogavano inspiegabilmente le delibere assunte dalle Società nella Assemblea Ordinaria e di Settore, svoltesi alcuni giorni prima.

Questa totale mancanza di rispetto delle norme statutarie da parte della Lega avvenuta sotto gli occhi della Fihp, ci ha indotto a rivolgerci al Giudice Ordinario per far rispettare i diritti di noi associati.

Clamorosamente, il Presidente e il Segretario del nostro sindacato hanno deferito agli Organi di Giustizia Sportiva gli undici Presidenti di società che in qualità di soci hanno avuto l’ardire di richiedere, nel loro pieno diritto, la visura dei bilanci, con l’accusa di aver violato la clausola compromissoria.

Siamo stati indicati dalla Lega e da qualche Consigliere Fihp come responsabili del mancato rinnovo del contratto con la Rai, che invece, come tutti sanno, è da addebitarsi alla spending review che il governo ha applicato anche alla televisione di stato.

Il nostro gruppo chiede di conoscere i bilanci per ridurre i costi, le tasse e per utilizzare le risorse per fare progetti adeguati al rilancio di uno sport carente dal punto di vista mediatico.

In questo momento, la Federazione ci impone di pagare tutti questi oneri senza offrire niente in cambio.

Le richieste di trasparenza e di democrazia sono state strumentalizzate dagli organi di Lega e di Fihp che ci hanno dipinto come un gruppo di irresponsabili che non ha a cuore le sorti del nostro sport e dei nostri atleti.

Oggi stiamo raccogliendo i frutti del progetto “Campioni 2015”, al quale abbiamo aderito inviando gli atleti ai raduni delle nazionali, spesso a nostre spese.

A dimostrazione che non siamo né irresponsabili né incompetenti, desideriamo ricordare che le quattro Nazionali Azzurre sono formate dal 70% degli Atleti provenienti dalle società cosiddette dissidenti.

Siamo certi che anche le società che per vari motivi non hanno condiviso le nostre richieste, desiderino maggior chiarezza e trasparenza dagli Organi preposti, in modo da poter competere sportivamente e alla pari”.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2014


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