FIRENZE. “Le indicazioni del ministro Alfano sulla non registrazione delle nozze gay contratte all’estero sono quelle di un Ministro che non vive nel mondo reale ma in un mondo tutto suo”. Con queste parole il vicesindaco dimissionario di Viareggio, una delle prime città italiane gay-friendly, Gian Marco Romanini commenta la posizione di Alfano sulle trascrizioni dei matrimoni tra omosessuali all’estero nel registro delle unioni civili dei diversi Comuni d’Italia.

Romanini, dimissionario per lo stato di dissesto finanziario del suo Comune, si è recentemente sottoposto a un intervento per cambiare sesso, passando da Chiara a Gianmarco. “Registrare il matrimonio è un bisogno primario per le coppie – continua Romanini -, evitarlo è non rispettare i diritti basilari di uomini e donne che non si possono mandare sempre all’estero”.

L’ex numero due della giunta di Viareggio, da settembre ha iniziato una serie di operazioni per diventare un uomo, dopo il sì riconosciutogli anche dal Tribunale. E proprio in base alla propria esperienza aggiunge: “La mia vita è perfettamente normale e ordinaria. E il nostro Comune è talmente all’avanguardia che è stato il primo in Italia a lavorare sul turismo per le coppie omosessuali, e non dal punto di vista imprenditoriale, ma per garantire loro l’uguaglianza come è giusto che sia. Inoltre nella nostra Regione c’è il secondo consultorio transgenere d’Italia. E se qualcuno ha bisogno, le porte del nostro Comune sono sempre aperte”.

(fonte ANSA)

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ultimo aggiornamento: 07-10-2014


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