LUCCA. L’apertura ufficiale del tratto toscano della Via Francigena, avvenuto a Lucca il giugno scorso alla presenza del ministro Dario Franceschini, ha aperto un nuovo capitolo di sviluppo nazionale ed europeo per l’antico percorso per pellegrini. La firma apposta oggi ad un protocollo di collaborazione europea dalla Regione Toscana e dalla Associazione Europea delle Vie Francigene, nell’ambito della seconda e conclusiva giornata del LuBeC, consolida il processo di crescita condiviso con le regioni attraversate dalla Via Francigena: oltre alla Toscana, Kent (Regno Unito); Nord-pas-de-Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comtè (Francia); Cantone Vaud, Cantone Vallese (Svizzera); Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio (Italia).

“La Toscana sta lavorando alla trasformazione della Via Francigena da itinerario storico ricco di testimonianze di un passato ancora oggi facilmente leggibile in un vero prodotto turistico – ha dichiarato l’assessora regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini all’atto della sigla del protocollo -. Un’offerta turistica come quella toscana, in grado di rappresentare l’identità dei luoghi e delle comunità locali anche al di fuori dei grandi circuiti di fruizione turistica, ben si sposa con un’idea nuova di turismo che si indirizza alla scoperta lenta di territori, talvolta periferici, profondamente segnati da valori storici e culturali”.

“Il turismo sulla Via Francigena, grazie anche alla collaborazione instaurata con gli enti locale e l’associazionismo, incarna il valore di esperienza eco-sostenibile, culturalmente avanzata, oltre i limiti della fruizione consumistica e di massa. Perciò è una proposta molto attuale, che va al di là della nicchia dei pellegrini veri e propri, per incontrare una fascia di turisti motivati, responsabili, che ricercano esperienze di vita e contatto con il territorio, che va dal turismo religioso al turismo sportivo/escursionistico, al turismo culturale/ambientale/eno-gastronomico e di studio”.

A partire dal 2009, hanno consentito di rendere il percorso toscano della Via Francigena un prodotto turistico di grande attrattività (la previsione di 100mila presenze nel 2014 è già valutata in aumento del 35/40 per cento) 16 mln di investimento, di cui 8 per la messa in sicurezza, 6 per strutture ricettive dedicate, 2 per servizi, aree di sosta attrezzate, segnaletica, valorizzazione. Il risultato è rappresentato allo stato attuale da 380 km di itinerario escursionistico completamente in sicurezza e totalmente segnalato, che entro il 2015, ha confermato l’assessora, sarà dotato di una rete wi-fi, di un itinerario ciclabile e di uno percorribile a cavallo. Infine dell’inizio di attività di tutti e 16 gli ostelli finanziati.

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ultimo aggiornamento: 11-10-2014


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