VIAREGGIO. Chi immaginava scene di festa e volti giubilanti tra i consiglieri comunali di opposizione che hanno fatto cadere la giunta Betti è rimasto deluso: “Con oggi si è chiusa una pagina, abbiamo compiuto un atto doloroso”, è il commento di Rossella Martina, capogruppo consiliare della lista civica Viareggio Tornerà Bellissima. Altro che sorrisi.

“Il commissariamento del Comune segna la sconfitta di una città che non ha trovato il governo di cui aveva bisogno. Io adesso faccio appello a chi, nella maggioranza e tra i sostenitori di Leonardo Betti, cova rabbia e rancore: si può vivere una sconfitta anche in maniera dignitosa. E rispettate le libere scelte dei consiglieri che si sono dimessi, scelte garantite dalla nostra Costituzione”.

Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, da mesi invocava le dimissioni di Betti. Chiedeva di staccare la spina, di porre fine a questa esperienza. E oggi che quell’obiettivo è stato ottenuto si lascia andare a questa analisi: “Non è una bella giornata per Viareggio, ma era inevitabile. La città perde ancora una volta un’amministrazione eletta democraticamente, per la seconda volta consecutiva il sindaco non riesce a portare a termine la sua legislatura”.

Per Baldini “da tempo ormai non c’era più la maggioranza a sostegno di Betti: la giunta non era più in grado di approvare le delibere, le commissioni consiliari di fatto erano congelate. Un’agonia che durava da tre mesi”.

L’avvocato viareggino chiude il suo intervento fornendo un dato numerico: “Se siamo arrivati a questo punto è perché prima Sel e poi i dissidenti del Pd hanno preso atto che Betti non poteva andare avanti. E pensare che un anno fa, all’indomani della vittoria alle urne, il centrosinistra partiva da 16 consiglieri di sua appartenenza contro i 9 di opposizione. Un rapporto enorme, una maggioranza “bulgara”. Un dato che deve far riflettere”.

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