VIAREGGIO. Puntata numero 59 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini. Questa appuntamento è dedicato ad alcune infezioni sessualmente trasmesse.

AIDS, SIFILIDE, CONDILOMI ACUMINATI, CLAMIDIA: …A VOLTE RITORNANO!

Nell’ultimo appuntamento abbiamo parlato di una infezione di particolare attualità: quella da PAPILLOMAVIRUS. Non mi aspettavo così tante email di richiesta di chiarimenti e approfondimenti. Forse, mi sono detto, si dà un po’ troppo per scontato che oggi come oggi i nostri giovani, ma non solo loro, sappiano tutto sulle MALATTIA SESSUALMENTE TRASMESSE.

Ed in effetti i dati sembrano lanciare un vero e proprio SEGNALE DI ALLARME in questo senso.

Perché, davvero, A VOLTE RITORNANO! O meglio, passano sotto silenzio per qualche tempo ma in realtà continuano a colpire.

Sono le cosiddette INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE, ovvero le vecchie MALATTIE VENEREE.

Gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità rivelano che, nonostante le campagne di informazione e sensibilizzazione e i progressi della Medicina, il fenomeno è tutt’altro che in remissione.

Negli ultimi 20 anni sono stati ufficialmente segnalati in Italia DECINE DI MIGLIAIA NUOVI CASI UFFICIALI DI INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE.

da-uomo-a-uomoRiemergono malattie come la CLAMIDIA e i CONDILOMI GENITALI (ricordate la puntata precedente?), purtroppo anche tra i più giovani.

In soli tre anni sono stati segnalati 75.771 (in significativo AUMENTO rispetto al passato) casi di positività da Chlamydia trachomatis, che dà perdite vaginali ma spesso non presenta sintomi e può provocare sterilità nelle donne. La Chlamydia è, particolare importante, decisamente più frequente tra i giovani dai 15 ai 24 anni.
Anche i condilomi genitali (noti anche come “creste di gallo”) sono in costante aumento con un picco massimo nel 2012 ed un aumento più che doppio rispetto al 2004.
Come se non bastasse i dati indicano come, tra il 2002 e il 2010, ci sia stata una sorta di esplosione di casi di SIFILIDE! I casi sono poi diminuiti e adesso il loro numero si è stabilizzato.

A questo si aggiunge un dato da far TREMARE I POLSI: nel 2012, IL 20% DELLE PERSONE CON INFEZIONE SESSUALMENTE TRASMESSA HA SCOPERTO PER LA PRIMA VOLTA DI ESSERE HIV POSITIVO NEL MOMENTO DELLA DIAGNOSI DELLA STESSA INFEZIONE SESSUALMENTE TRASMESSA.

In altri termini l’aids, LA PIÙ TEMUTA DELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE, RISULTA 20 VOLTE PIÙ FREQUENTE NEI SOGGETTI CON UNA DELLE ALTRE INFEZIONI DI QUESTO TIPO. Non a caso l’infezione da HIV negli ultimi quattro anni è aumentata soprattutto tra gli omosessuali maschi con un’altra infezione a trasmissione sessuale già in corso.

Di fronte a questi dati allarmanti vi la assoluta necessità di riaccendere l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione “MALATTIE VENEREE”. Una opinione pubblica spesso poco o male informata nonostante l’enorme quantità di notizie a disposizione. Alla fin fine si ha la sensazione che sia ancora POCA L’INFORMAZIONE DAVVERO UTILE INFORMAZIONE SU COME PREVENIRE LE INFEZIONI e ciò vale sia per i più giovani che per gli adulti, uomini e donne. A volte L’INFORMAZIONE È TROPPO POCO ESPLICITA. Non si riesce, ad esempio, a fare passare il messaggio che basta anche un unico rapporto sessuale non protetto per trasmettere le infezioni. Lo stesso vale per i sistemi di prevenzione: l’utilizzo del preservativo è, e resta, il presidio principe, per semplicità ed efficacia, contro il rischio di infezione. Ma incredibilmente il suo utilizzo continua a non essere scontato tra i ragazzi, soprattutto i più giovani.

SE AVETE DUBBI NON TEMETE E NON NASCONDETEVI! Sono situazioni che si possono e si debbono affrontare! SONO INFEZIONI CHE NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI SI POSSONO DIAGNOSTICARE E CURARE BENE E DEFINITIVAMENTE, soprattutto se prese in tempo!

Il Medico, l’andrologo, l’urologo, il dermatologo e il ginecologo ci sono e sono pronti. Basta volerci andare.

LA FRASE DEL GIORNO “…Diamo pubblicità all’HIV e all’AIDS per non nasconderlo, perché l’unico modo per farla apparire come una malattia come le altre, come la tubercolosi, come il cancro, è sempre quello di portarla allo scoperto… La gente smetterà di considerarla come qualcosa di sporco e straordinario”. Nelson Mandela

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