SESSO E CUORE…
VIAREGGIO. Puntata numero 60 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.
SESSO E CUORE. Quando la cardiologia e la Andrologia vanno a braccetto. Ovvero: Dottore ho avuto un infarto, che faccio, metto “tutto” in soffitta?
FARE SESSO FAREBBE BENE AL CUORE. Abbastanza ovvio se ci riferiamo alla attrazione in una coppia. Chi non sa quanto sia bello e gratificante guardarsi negli occhi dopo uno scuotente orgasmo. In verità l’assiduo lettore di “Da Uomo a Uomo” sa che questo è dovuto al rilascio post-orgasmico di un ormone: l’ossitocina (ricordate la puntata “LA CHIMICA DELL’AMORE”?), ma questo nulla toglie al piacere di assaporare quel momento. Tuttavia la puntata di oggi non riguarderà il pur bellissimo cuore romantico della sessualità ma piuttosto quel potente muscolo che nel nostro petto dal giorno dalla nascita pompa la vita in ogni nostra fibra: il MUSCOLO CARDIACO.
E allora la domanda diviene: MA FARE L’AMORE FA BENE O MALE AL CUORE?
Una domanda non così rara. Personalmente coadiuvo, come andrologo, il reparto di Riabilitazione Cardiologica della ASL 12 Versilia, bravamente diretto dal dottor Michele Provvidenza, e vi assicuro che questo quesito affiora sempre, magari con un po’ di timidezza, sulla bocca di quei pazienti, purtroppo molti, che hanno avuto una ischemia cardiaca o comunque un problema cardiologico.
Sesso e cuore: Uno studio condotto in Irlanda ha rilevato che FARE SESSO TRE VOLTE A SETTIMANA POTREBBE DIMEZZARE IL RISCHIO DI INFARTO O ICTUS mentre un altro studio condotto in Israele ha invece scoperto che LE DONNE CHE HANNO AVUTO DUE ORGASMI A SETTIMANA HANNO FINO AL 30 PER CENTO IN MENO DI PROBABILITÀ DI AVERE MALATTIE CARDIACHE rispetto a coloro cui non piace fare sesso o non hanno l’orgasmo.
Una possibile spiegazione sarebbero le endorfine rilasciate durante il sesso capaci di neutralizzare gli ormoni dello stress nel corpo sovente collegabili a malattie cardiache. Ma al di là della spiegazione scientifica resta il fatto che:
IL SESSO AIUTA IL CUORE e la RIPRESA DELL’ATTIVITÀ SESSUALE NEL CARDIOPATICO NON È IN SE CONTROINDCATA.
Dal punto di vista pratico è bene ricordare come, in effetti, un rapporto sessuale “normale” non rappresenta uno sforzo fisico importante, paragonabile alla esecuzione di un blando test da sforzo. Pertanto per un paziente cardiopatico, che, ovviamente, abbia superato la fase acuta della patologia e non mostra sintomi o positività a un test da sforzo di controllo non solo non vi sono controindicazioni a riprendere una normale vita sessuale ma una buona sessualità è senza dubbio da consigliare per raggiungere nuovamente un buon equilibrio psico-fisico.
Una curiosità: IL CLICHÉ CHE VUOLE IL SESSO COLLEGATO AGLI ATTACCHI DI CUORE (quante barzellette, o raccontini, o filmetti raccontano di simili funerei eventi) sarebbe, per l’appunto, un cliché. Si tratta di un rischio molto basso, rappresentando meno dell’1 per cento di tutte le morti. Molto più rischioso mettersi alla guida la notte dopo una abbondante libagione…I rischi per il cuore legati al sesso aumentano invece, questo sì! Se si è in sovrappeso, se si superano i 60 anni e, soprattutto, nel caso di relazioni… extraconiugali! Questi fattori rappresentano il 75 per cento degli attacchi di cuore legati al sesso, il 90 per cento dei quali verificatisi in uomini molto più anziani delle loro partner. E qui immagino i vostri maliziosi sorrisetti…
Per ora fermiamoci qui, ma i vantaggi del sesso non si fermano solo al cuore sembrerebbe utile anche contro malattie come l’osteoporosi, l’incontinenza e il cancro alla prostata. Ma di questo, parleremo in una prossima puntata. Così come in un prossimo appuntamento approfondiremo la questione 2PILLOLE DELL’AMORE E CARDIOPATICI”
LA FRASE DEL GIORNO: “…Gli uomini hanno il cuore nel sesso; le donne hanno il sesso nel cuore.” Malcolm De Chazal, scrittore m.auriziano
