VIAREGGIO. La costituzione della Rete dei Carnevali d’Italia come “grimaldello” per accedere ai soldi del Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo, e rimpinguare così il contributo da un milione e 600mila euro messo sul piatto dalla Regione Toscana: è il progetto a cui stanno lavorando da tempo Fondazione Carnevale, Provincia di Lucca e parlamentari di zona per assicurare un futuro più stabile alla manifestazione che ha reso famosa Viareggio in Italia e all’estero.

“Il commissario straordinario Stefano Pozzoli ha portato a casa un risultato straordinario e tutt’altro che scontato”, commenta il presidente della Provincia Stefano Baccelli, intervenuto a Palazzo delle Muse per acquistare i primi biglietti per l’ingresso alle sfilate del prossimo febbraio. “In questo modo è stato messo in sicurezza il Carnevale per dare continuità a una storia lunga oltre 140 anni. Nel frattempo abbiamo lavorato per trovare ulteriori risorse da affiancare al contributo della Regione”.

Baccelli ha ricordato l’incontro tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il ministro della cultura Dario Franceschini e annuncia che il 25 novembre è in agenda un incontro a Roma: “Il contributo ci sarà, resta da capire l’entità della cifra”.

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Per il presidente della Provincia “occorre trovare una soluzione simile a quella già adottata per il Festival Puccini, con una legge ad hoc che stabilisse un finanziamento annuale: la forma giuridica più adatta rimane quella della Rete dei Carnevali, con l’ipotesi più ovvia che sia proprio Viareggio a fare da capofila”.

Palazzo Ducale non potrà più fare la sua parte, come conferma lo stesso Baccelli: “Solo quest’anno lo Stato preleverà circa 12 milioni di euro dalle nostre casse e al contempo dovremo chiudere con un avanzo di bilancio in base ai vincoli del Patto di Stabilità: quello che rimane dobbiamo utilizzarlo per abbattere i mutui e finanziare, ad esempio, l’edilizia scolastica. Purtroppo non siamo più nelle condizioni di sostenere il Carnevale come una volta. Ma almeno l’abbiamo fatto sapere per tempo alla Fondazione e non abbiamo fatto mettere a bilancio una posta attiva che poi non ci sarebbe stata”. Nomi Baccelli non ne fa. Ma il pensiero non può non andare all’ex sindaco Leonardo Betti che in consiglio comunale assicurò che per l’edizione 2014 sarebbe arrivato un milione e 400mila euro da parte del Comune. Ma quei soldi sono arrivati solo in piccolissima parte (233mila euro), generando il grande caos concluso con le dimissioni dell’ex presidente Stefano Pasquinucci e il commissariamento della Fondazione.

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