VIAREGGIO. Miglior prestazione stagionale e prima vera fuga. Scandurra apre, Caciagli chiude. Le due istantanee di un derby che il Viareggio fa suo con pieno merito, mentre il Pietrasanta si lecca le ferite, con più di una recriminazione. Tre per la precisione. Tante quante le assenze (pesanti) di Del Tongo, Peselli e Mordagà, tutti squalificati.

Della Bona, pure lui appiedato dal giudice sportivo – in panchina c’era il suo vice Pellacani – è stato costretto a reinventarsi di sana pianta la difesa, tenuta a galla da un Cantoni maiuscolo. In mezzo troppa confusione: i vari Bedini, Papi, Tazzini e Brizzi sono apparsi spaesati, incapaci di trovare una posizione nella quale esprimersi al meglio. Doretti ha predicato nel deserto: fare reparto da solo contro due armadi come Visibelli e Monopoli è stata impresa durissima. L’attaccante se l’è cavata egregiamente. Un lavoro, però, fine a se stesso.

Il Viareggio ha trovato la sua quadratura: la presenza di un mediano in più come Mariani a protezione di Buglio ha garantito maggiore equilibrio. Aveva segnato mercoledì contro l’Urbino Taccola. Niente gol stavolta, ma una prova di enorme sostanza in entrambe le fasi. Lo stesso ha fatto Caciagli (non è una novità), togliendosi pure lo sfizio di mettere in ghiaccio la gara nel momento di maggiore pressione del Pietrasanta.

Certo, trovarsi in vantaggio dopo sei minuti aiuta: Scandurra trova il primo gol di fronte al suo pubblico (a proposito, sono tornati gli ultras che hanno colorato nel vero senso della parola l’atmosfera con fumogeni e cori non finire). L’assist su angolo di Buglio è telecomandato. L’ariete – a secco da sette partite – infila di testa alle spalle di Bitozzi.

Benedetti a destra fa quello che vuole: Campinoti è costretto ad uscire per tamponare (invano) sull’esterno bianconero. Il raddoppio è assente, per questo il Pietrasanta va tremendamente in difficoltà quando le zebre (complice anche la spinta di Chimenti) sfondano da quella parte. Scandurra sta finalmente bene e lo dimostra, tenendo palla per favorire l’avanzata dei centrocampisti, mentre Buglio in regia è affidabile. Il pallone, con lui, è in cassaforte.

Reclamano un rigore gli ospiti per un contatto in area Chimenti-Bedini. Il penalty ci starebbe, ma non viene fischiato. Stessa scena e stessa area nella ripresa, con Benedetti affossato da Campinoti, ma l’arbitro lascia correre. Mengoni, come contro il Castelfiorentino, si esibisce in una parata decisiva sul tiro di Manfredi, servito da Doretti. Il Viareggio soffre, ma poi colpisce con Caciagli: Mariani recupera palla sulla sua trequarti, Scandurra fa da tramite ed il centrocampista in diagonale infila Bitozzi. Terzo centro in campionato. Nel recupero c’è spazio per Carlo Fruzza: un pezzo di storia bianconera, omaggiato dal pubblico.

Il Viareggio strappa nove punti in una settimana e complice il ko interno del Camaiore prende il largo. Il Pietrasanta, vittima delle troppe defezioni, più di questo non poteva fare.

VIAREGGIO-PIETRASANTA 2-0

VIAREGGIO (4-3-3): Mengoni; Chimenti, Visibelli, Monopoli, Signorini; Mariani, Buglio, Caciagli; Benedetti (46′ st Fruzza), Scandurra (44′ st Fiaschi), Discetti (36′ st Foresta). All. Tognarelli.

PIETRASANTA (3-5-1-1): Bitozzi; Basteri, Cantoni, Campinoti; S. Manfredi, Brizzi, Bedini (37′ st Vassallo), Papi, Pezzica (1′ st G. Manfredi); Tazzini (28′ st Antonucci); Doretti. All. Pellacani.

Arbitro: Baschieri di Lucca.

Reti: 6′ pt Scandurra, 39′ st Caciagli.

Note: 600 spettatori circa. Ammoniti Tazzini, Bedini (Pietrasanta). Recupero 0′ pt, 4′ st.

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calcio eccellenza pietrasanta viareggio

ultimo aggiornamento: 30-11-2014


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