dal nostro inviato

MARLIA. Un punto guadagnato o due persi? Contro il Lammari il Viareggio ha rischiato di vincere, ma anche di perdere. Esce da Marlia con un pareggio che lascia spazio a svariate interpretazioni.

Le zebre hanno dovuto fare i conti con un campo pessimo, sul quale era impossibile esprimere un calcio di qualità, marchio di fabbrica di Buglio e compagni. Necessario mettersi l’elmetto ed affrontare il Lammari in una battaglia lunga novantacinque minuti, tra colpi più o meno proibiti, scivoloni e palle nel bosco (e non è un eufemismo).

Dal pericolo (scongiurato) delle porte chiuse di Lammari alla bolgia (reale) di Lammari. Animi accesi in campo e sugli spalti. L’arbitro ha scontentato tutti. Ogni sua decisione ha scatenato proteste vibranti di calciatori e tifosi. Di entrambe le squadre.

Il Viareggio nelle battute iniziali controlla le sfuriate dei padroni di casa, dove in difesa giganteggia Daniele Della Latta, nipote di Vitaliano Bonuccelli. Le zebre lottano indomite su ogni pallone e passano al 21′: sulla sponda di Scandurra, Discetti conclude senza pensare. Palla in buca d’angolo e primo gol stagionale per l’attaccante. Lo voleva, lo cercava e l’ha ottenuto. Ma la sua partita dieci minuti dopo finirà. Lo richiamerà in panchina Tognarelli per far entrare Michelotti al suo posto.

Ecco l’episodio che segna la svolta alla partita: sulla pressione (fin troppo asfissiante) di Raffi, Visibelli anziché allontanare il pallone, lo cede all’indietro a Mengoni, sbagliando la misura del passaggio. L’attaccante del Lammari intuisce, si intromette e costringe il portiere del Viareggio ad affossarlo. Rigore ed espulsione. Dal dischetto Battistoni non sbaglia.

Nervose e furibonde, le zebre non rinunciano comunque a giocare: Scandurra vive una giornata tremendamente complicata, ingaggiando un’infinità di duelli con Della Latta. Alcuni li vince, altri li perde. Ma l’impegno del centravanti è indiscutibile. Come quello di Benedetti, che gli gira intorno come una trottola alla ricerca del guizzo giusto. Ma su un campo così infame, anche per lui che ha compiuto ieri 21 anni la vita è dura.

Camoni sventola cartellini gialli a getto continuo, specie nel primo tempo. Nella ripresa, a parte un elevatissimo tasso di agonismo, non ci sarebbe molto da registrare: il tiro di Benedetti fuori di poco e l’esordio di Mammetti (per lui venti minuti). Nei tre minuti di recupero il Lammari preme sull’acceleratore. E trova un secondo rigore: su calcio d’angolo Visibelli stende Della Latta a pochi centimetri dalla porta. Altro penalty, altro rosso. Il Viareggio chiuderà in nove.

Stavolta dagli undici metri si presenta Donati e non Battistoni: Michelotti cambia angolo e respinge il penalty. Grazie a lui le zebre conservano l’1-1. Il rischio di una sconfitta beffa è scongiurato. Ma al tempo stesso resta la rabbia per quelle ingenuità (ormai spiacevole abitudine) che vanificano partite altrimenti avviate a ben altro destino.

LAMMARI-VIAREGGIO 1-1

LAMMARI (3-5-2): Bolognesi; Marchetti (46′ st Lavorini), Della Latta, Bianchini; Mancino, Donati, Pellegrini, F. Di Mauro (33′ st S. Di Mauro), Battistoni; Sestini (21′ st F. Petroni), Raffi. All. A. Petroni.

VIAREGGIO (4-3-3): Mengoni; Chimenti, Visibelli, Monopoli, Signorini; Mariani, Buglio, Caciagli; Benedetti (25′ st Mammetti), Scandurra, Discetti (30′ pt Mengoni). All. Tognarelli.

Arbitro: Camoni di Firenze.

Reti: 21′ pt Discetti, 31′ pt Battistoni (rig).

Note: espulsi al 30′ pt Mengoni e al 47′ st Visibelli (Viareggio). Ammoniti Bianchini, Raffi, F. Di Mauro (Lammari), Chimenti, Buglio (Viareggio). Recuperi 2′ pt, 3′ st.

Gabriele Noli

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calcio lammari viareggio

ultimo aggiornamento: 07-12-2014


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