MASSAROSA. “Il Consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta l’accordo procedimentale tra il Comune di Massarosa e la società Valleverde Viareggio srl. per la realizzazione della così detta “Porta della Versilia”. Si tratta in poche parole di un nuovo insediamento commerciale e turistico alberghiero per circa 1.5 milioni di metri cubi. In ipotesi dovrebbe portare nuove richieste di posti di lavoro per circa 900 persone”.

Lo scrive il Movimento Cinque Stelle di Massarosa, che non fa certo mancare il proprio punto di vista e le propria critica. ” Tutto bello però: Attualmente non sono chiare le effettive capacità finanziarie del soggetto promotore e proprietario dei terreni interessati dall’intervento che risulta essere una srl con 90.000 euro di capitale sociale la quale dovrebbe far fronte ad un progetto da svariati milioni di euro; nemmeno è stato presentato, evidentemente non è stato nemmeno richiesto dall’amministrazione che si è tanto prodigata a realizzare l’accordo, un piano finanziario a supporto dell’investimento richiesto per la realizzazione; Il progetto si limita ad un’idea concettuale molto vago e non supportata da nessuna relazione socio economica e urbanistica. Ad oggi, il progetto proposto e valutato in commissione urbanistica NON risulta conforme con gli strumenti urbanistici regionali che sono improntati alla completa salvaguardia delle aree agricole residuali fuori dai centri urbanizzati. Nessuna informazione è stata data ai cittadini nonostante che i consiglieri di maggioranza abbiano ammesso anche nell’ultimo consiglio comunale che ci lavorano da 18 mesi, noi del m5s abbiamo richiesto con una mozione precisa e puntuale una sospensione per poter approfondire e rendere partecipi consapevolmente i cittadini, naturalmente bocciata da tutti i consiglieri di maggioranza e “opposizione” cioè dal Partito Unico”.

“Quindi – prosegue M5S – non siamo convinti di quanto ci viene raccontato, anche perché questo accordo ci somiglia ad un remake di quanto succedeva fin dagli anni 70 tra politici e palazzinari con il classico arricchimento dei soliti noti  grazie al  cambio di destinazione d’uso di terreni agricoli rendendoli costruibili senza alcuna garanzia che l’operazione venga portata a termine in barba a tutte le promesse occupazionali.  In altre parole ci piacerebbe che ci fossero stati nell’accordo dei vincoli per la  realizzazione del progetto che garantissero i posti di lavoro tanto strombazzati e che non permettessero ed anzi penalizzassero i meri tentativi speculativi, in altre parole vorremmo che si evitasse che la società promotrice dell’accordo passasse dalla cassa dopo aver ottenuto l’accettazione del progetto,  vendesse i terreni e chi si è visto si è visto… Questi nostri dubbi sono avvalorati dalla parte finale dell’accordo approvato dove si dice chiaramente che la società non avrà NESSUN dovere rispetto alla realizzazione del piano e l’Amministrazione rinuncia a qualsiasi rivalsa di qualsiasi tipo sulla società stessa. Leggete voi stessi “… Resta peraltro salva la facoltà del soggetto promotore di esaminare e valutare i risultati dell’accordo di pianificazione nonché del piano attuativo e relativa convenzione onde verificare la perdurante o meno convenienza non solo economica del proposto intervento, così da essere discrezionalmente libero di dare o meno corso alla realizzazione senza che l’ Amministrazione comunale possano avere alcunché da richiedere e/o pretendere a qualsiasi titolo neppure a titolo di risarcimento danni. … Non vi sembra un bel regalo natalizio?”.

+ leggi: Alberto Coluccini su Valleverde

(Visitato 53 volte, 1 visite oggi)
TAG:
m5s massarosa samuele marsili valleverde

ultimo aggiornamento: 14-12-2014


Quale futuro dopo il fallimento della giunta Betti? Se ne discute a Viareggio

M5S, Samuele Marsili ottiene la riconferma da tutta la Versilia