VIAREGGIO. Sono stati eseguiti stamani dal commissariato di polizia di Viareggio due custodie cautelattive, per i due diciassettenni viareggini, accusati di essere colpevoli della morte di Manuele Iacconi e di tentato omicidio nei confronti del suo amico amico Matteo Lasurdi.

I due minori, secondo gli inquirenti, agirono in concorso con due maggiorenni per i quali si attendono dispisizioni della Procura di Lucca.

I due 17enni, entrambi residenti al Varignano,  sono in Commissariato a Viareggio in attesa di essere portati in un istituto di rieducazione per minori.

Manuele Iacconi, 34 anni di Piano di Mommio, fu aggredito in Darsena a Viareggio e ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ ospedale di Livorno a causa delle gravi ferite e fratture riportate. Morì circa un mese dopo.

Nell’aggressione rimase coinvolto e ferito anche un suo amico, Matteo Lasurdi, che era in auto con lui e con altre tre persone. Le ordinanze nei confronti dei due minorenni presunti responsabili dell’accaduto sono state eseguite stamani dagli agenti del commissariato viareggino guidati da Rosaria Gallucci.

Per i due maggiorenni denunciati per concorso nell’omicidio di Iacconi e nel tentato omicidio di Lasurdi, procede la Procura di Lucca.

Nonostante la pesante accusa uno dei diciassettenni coinvolti, mentre la polizia lo stava portando via in macchina, ha alzato il dito medio all’indirizzo di cameraman e fotografi che lo stavano immortalando. Un altro gesto di disprezzo e sfida da parte di chi, senza motivo, ha ucciso Manù.

 

 

foto profilo fb
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Questo il comunicato ufficiale della Questura:

“Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in istituto di pena minorile, ha tratto in arresto OMISSIS e OMISSIS, entrambi di 17 anni, poichè ritenuti responsabili dell’omicidio di IACCONI Manuele e del tentato omicidio di LASURDI Matteo, la notte del 31 ottobre u.s. lungo Via Coppino a Viareggio, in quanto “in esecuzione del medesimo disegno criminoso, aggredivano e colpivano ripetutamente e violentemente alla testa con calci e con l’uso di caschi da moto le vittime…”.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Firenze, Dr Massimiliano SIGNORINI, il quale ha accolto in pieno la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, D.ssa Benedetta PARDUCCI, sulla base delle risultanze dell’attività investigativa condotta dal personale della Polizia di Stato del Commissariato di Viareggio.
La vicenda è tristemente nota per la gravità dell’azione criminosa compiuta con estrema e insensata violenza da ragazzi di giovanissima età che hanno infierito sui corpi inermi delle vittime mentre erano già distese a terra.
Le indagini hanno preso le mosse la notte stessa dell’aggressione quando gli agenti della Polizia di Stato hanno “battuto” tutta la zona della Darsena alla ricerca dei testimoni e di ogni altro elemento utile alla ricostruzione dei fatti. L’attività investigativa si è immediatamente indirizzata verso un gruppo di giovani già noto agli inquirenti poiché resosi protagonista, la scorsa estate, di analoghi episodi di aggressioni e violenze gratuite. Le testimonianze, le acquisizioni di immagini, i riconoscimenti fotografici e tutta una serie di altri accertamenti, hanno permesso di “stringere il cerchio” attorno a quattro giovani, due minorenni e due maggiorenni. Proprio tale pressante “lavoro” ha indotto uno degli indagati, OMISSIS, a presentarsi spontaneamente presso gli Uffici del Commissariato ed assumersi la responsabilità dell’episodio. Le dichiarazioni rese, però, sono risultate del tutto difformi dalla ricostruzione della vicenda fornita dai testimoni oculari e dalle indagini compiute.
Successivi sviluppi investigativi hanno consentito di acquisire ulteriori elementi nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nell’azione criminosa.

La complessa, articolata e delicatissima attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato di Viareggio, coordinata dai Pubblici Ministeri delle Procure di Lucca e dei Minori di Firenze, ha permesso di far chiarezza sulle responsabilità dei due minorenni. Nei confronti degli indagati maggiorenni sono tuttora in corsa approfondimenti investigativi delegati dal PM della Procura della Repubblica di Lucca, D.ssa Sara POLINO.

(ultimo aggiornamento ore 16.39)

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