FORTE DEI MARMI. La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un pluri pregiudicato campano, di 56 anni, residente a Nocera Inferiore ed una minorenne, sua nipote, che, nel pomeriggio di ieri, hanno tentato una truffa ai danni di una signora di Seravezza.
Da questa estate, la Polizia aveva registrato denunce per truffa da parte di automobilisti che erano stati avvicinati da soggetti che, simulando una botta alla loro vettura, richiedevano un immediato risarcimento di alcune centinaia di euro, in contanti e direttamente. Il truffatore dopo aver dato un colpo alla sua auto, mentre era vicino a quella della vittima, spesso in un parcheggio, lamentava la rottura dello specchietto laterale, ovviamente già rotto, od una ammaccatura alla carrozzeria, richiedendo subito 100 o 200 euro per la riparazione, senza fare denuncia alla assicurazione, cosa che avrebbe comportato un aumento del premio.
Di solito la vittima, sempre una persona anziana che il truffatore ritiene più facile da intimorire e convincere, cede alle richieste e consegna il denaro, salvo poi, a mente serena, rendersi conto di essere stata in realtà truffata.
Foto_oggetto_sequestratoIeri pomeriggio, al centralino del Commissariato di Forte dei Marmi è giunta una segnalazione da parte di un cittadino che, in loc. Vaiana, aveva riconosciuto la persona che in estate lo aveva truffato lamentando la rottura dello specchietto e che era impegnato a questionare con una signora proprio per un incidente.
La volante della Polizia, arrivata immediatamente, trovava una signora di Pietrasanta, ancora scossa, che raccontava agli Agenti che, mentre transitava a bordo della sua auto a bassa velocità, udiva un colpetto all’auto e di essere stata fermata da un uomo e una ragazza che, facendole vedere dei vistosi graffi sulla carrozzeria della loro auto, lamentavano di averli avuti per un urto da lei provocato e chiedevano un immediato risarcimento di 300 euro.
La ragazza, visibilmente incinta, per dare maggiore forza alla intimidazione, diceva anche di sentirsi male.
Certa di non aver fatto nulla, la signora contestava la richiesta e i due, dopo molte insistenze, scendendo anche a 50 euro di richiesta, non più sicuri, si allontanavano a bordo della loro macchina.
La Polizia li rintracciava che già avevano raggiunto Pietrasanta. La Polizia ha accertato che i graffi sull’auto dei truffatori erano stati fatti ad arte con un pezzo di cera, che è stato rinvenuto. I graffi erano in realtà solo disegnati. L’uomo è risultato avere molti precedenti penali proprio per questo tipo di truffe e si accompagnava alla minorenne, sua nipote, in stato interessante, per impressionare maggiormente le sue vittime. Tutte e due sono stati quindi denunciati per tentata truffa in concorso e muniti del foglio di via obbligatorio dai comuni della Versilia.

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ultimo aggiornamento: 19-12-2014


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