VIAREGGIO. Con il 2015 anno cambia l’organizzazione dei servizi educativi 0-3 anni: è l’effetto della delibera del commissario prefettizio (Valerio Massimo Romeo) numero 44 del 31 dicembre scorso, che approva il progetto di riordino dei nidi d’infanzia elaborato dall’Azienda speciale pluriservizi. Un piano in grado di garantire un risparmio di oltre 300mila euro l’anno.

“Con il 7 gennaio – spiega il direttore di Asp Marco Franciosi – i nidi comunali riapriranno regolarmente e verranno garantiti gli standard di servizio previsti dalle norme regionali. La novità più grossa è stata imposta dalle condizioni di dissesto del bilancio comunale, e consiste nella eliminazione di una anomalia, prevista da un accordo valido solo per il 2014, il cosiddetto ‘Progetto di supporto alle attività educative’, affidato alla Cooperativa Primavera”.

Per capire di che cosa si tratta, bisogna ricordare che il settore dei nidi d’infanzia a Viareggio si divide in due realtà: da una parte i nidi a gestione comunale (Arcobaleno, Baloo, Grillo Parlante, Snoopy, Ninnipan, la Coccinella), dall’altra i servizi dati in appalto alla Cooperativa primavera, che sono i nidi Puettino e Giocheria (presso il cubo) e Ilulo, Centri Gioco bambini e genitori (Volo di favola e Giostra).

A questa organizzazione (gestione diretta nei nidi comunali, gestioni in appalto nidi e giocherie), nel solo anno 2014 si è aggiunto il citato progetto di supporto, che ha comportato l’inserimento di 22 educatrici della cooperativa Primavera nei nidi comunali, al fianco delle educatrici comunali.

Un contratto, questo, scaduto il 31 dicembre scorso e che la dirigenza del Comune e i revisori dei conti hanno giudicato incompatibile con la situazione finanziaria del dissesto. Da qui la decisione di ridisegnare l’organizzazione dei nidi. Un’operazione non facile, visti i vincoli finanziari del Comune: i dirigenti, il commissario e i suoi collaboratori si sono impegnati per evitare la chiusura dei nidi o il loro ridimensionamento, lavorando intensamente anche in questi giorni di festa.

“Bisogna anche dire che la continuità didattica – spiega ancora Franciosi – è stata comunque garantita. Non ci saranno ‘facce nuove’ nei nidi, perché il settore comunale funzionerà con 32 educatrici dipendenti dal Comune più 18 educatrici di Asp. Queste ultime non sono volti nuovi per i bambini, perché lavorano da oltre dieci anni nei nidi, come personale di supporto con funzioni ausiliarie e educative. Si tratta di personale già in possesso dei titoli di educatrice e dunque in grado di far funzionare il servizio. Niente cambierà nei nidi e giocherie gestiti in appalto, perché il servizio sarà affidato da ASP alla Cooperativa che l’ha sempre gestito per garantire la dovuta continuità didattica. In conclusione avremo la sostenibilità economica del servizio con un risparmio di 300mila euro annui, la garanzia della continuità didattica e il rispetto degli standard regionali”.

Sul problema dei livelli occupazionali della Primavera (nel 2014 erano 44 le addette della cooperativa nel settore), Asp fa notare che la situazione ritornerà alle condizioni del 2013. Infatti, delle 44 educatrici impiegate nel 2014 circa 12 erano state assunte a tempo determinato con scadenza al 31 dicembre scorso. Delle altre 32 lavoratrici a tempo indeterminato, 26 potranno essere occupate nei nidi e giocherie che saranno affidati da ASP alla Cooperativa fino al 30.06.2015; per le 6 rimaste senza lavoro Asp ritiene che, attraverso un accordo sindacale, sia possibile predisporre una graduatoria alla quale attingere per le sostituzioni, come previsto nel proprio progetto organizzativo e di gestione.

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ultimo aggiornamento: 03-01-2015


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