VIAREGGIO. È passata una settimana dal primo sciopero dichiarato dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria e la Filcams Cgil, ma niente è cambiato, si torna in sciopero domenica 11 gennaio. È quanto comunica il sindacalista della Filcams Cgil Umberto Marchi unitamente alla propria RSU Cinzia Baldini, questa settimana è servita per avvicinare le parti, ma non per superare i problemi.

“Giovedì 8 gennaio si è aperto un tavolo di confronto, la cooperativa era rappresentata da due dirigenti come il responsabile delle vendite e il responsabile dell’organizzazione del lavoro e relazioni sindacali oltre ovviamente al direttore di negozio. Sono stati forniti come da richiesta, le motivazioni dello sciopero, abbiamo fatto presente che questo comportamento da una cooperativa come Unicoop è indigeribile, i lavoratori, non quelli di Torre del Lago ma di tutti i negozi, hanno avuto sempre un ruolo di riguardo dalla direzione della cooperativa, ma quanto accaduto la mette su un piano assolutamente negativo.

Il valore umano per questa cooperativa è sempre stata al centro dell’attenzione, i lavoratori erano parte delle decisioni e sapevano mesi prima quanto la direzione voleva mettere in atto, per consentire loro non solo di metabolizzare un cambiamento, ma anche per discutere e porre alcune questioni che potevano essere riviste. Chi meglio del personale che lavora nel negozio conosce la propria clientela e le loro abitudini.

Dal canto suo i dirigenti, hanno tentato di bypassare il problema con un semplice commento: “evidentemente ci è sfuggito qualcosa, è stata solo una svista”, ma questo certo non basta per placare gli animi di chi lavora in quel negozio e che solo il 2 gennaio hanno appreso che il 4 dovevano stare aperti sino alle 13.30, trenta minuti in più per il cliente, ma circa un’ora per il dipendente che a fine giornata deve mettere tutto a posto, fare le pulizie e igienizzare le attrezzature, per poi arrivare a casa chi più, chi meno, intorno alle 14.15/30.

Questi 30 minuti, oltre al disagio creato al lavoratore, riteniamo si ripercuota su costi e ricavi; la delegata sindacale Cinzia Baldini, ha evidenziato che i 30 minuti non portano ricavi. Se prendiamo il mese di dicembre scorso e se andiamo a vedere gli incassi dell’ultima mezzora di apertura, tra l’altro alcune aperture sono state fatte fino alle 13.30, evidenziano una battuta di scontrini irrisori, con entrate economiche esigue, ed era il mese di dicembre, un mese clou per quanto ci riguarda e falsato proprio a causa delle festività natalizie, ci domandiamo quindi se in uno dei mesi più importanti dell’anno fallisce l’apertura, come si può pensare di avere ricavi da mesi meno importanti.

La paura del personale più volte evidenziata, è che questa operazione porti tra qualche tempo a dire che il costo del lavoro è troppo alto e quindi a tagliare quei pezzi economici di contrattazione di secondo livello che garantiscono ai lavoratori una vita migliore, oltre ovviamente a penalizzare la loro vita familiare in contrasto proprio con la politica di Unicoop che sostiene tempi vita migliori da passare in famiglia.

Abbiamo evidenziato sostiene Marchi, che nessun lavoratore ha chiesto la chiusura del negozio la domenica, anzi i lavoratori chiedono non sia presa neppure in esame la questione di chiusura per poter andare incontro ai soci e clienti della cooperativa; nell’incontro è anche emersa la possibilità di apertura pomeridiana domenicale per il periodo estivo, un periodo sicuramente importante e che certamente farà numeri, Torre del Lago in quel periodo si popola di turisti, di villeggianti che hanno o prendono la casa al mare, due facce di un territorio dice il sindacalista, come “dottor Jekyll e mr. Hyde”, il poco di oggi di una cittadina di mare sguarnita, al molto dei mesi estivi ripopolata da turisti e i lavoratori riuniti venerdì alle 20.30 in assemblea con il sindacalista, hanno già dato la loro adesione alle aperture estive.

La Filcams Cgil unitamente alla RSU, ha chiesto a Unicoop di fare un passo indietro tornando all’apertura fino alle ore 13.00 già da domenica 11 gennaio, altrimenti la lotta proseguirà.

Unicoop, ha raccolto le richieste affermando che le avrebbe discusso con i propri vertici e nella mattina di sabato 10 ci avrebbe fatto sapere.

Purtroppo, la risposta arrivata è negativa, apertura fino alle 13.30! va bene lo sbaglio, va bene che non ci sono stati passaggi, ma la scelta della direzione non si discute. E quindi anche domani 11 gennaio sarà sciopero, i lavoratori hanno deciso di continuare la loro battaglia di diritti, c’è già Renzi che lavora contro di noi, se ora contro dobbiamo avere anche la nostra cooperativa non riconoscendoci più persone ma solo numeri di matricola, a questo non ci stiamo e se il negozio riescono a farlo stare aperto, sarà sicuramente con capi reparto o altra persone che non possono rifiutarsi, ma in questo caso il fattore autoritaristico non deporrà sicuramente a favore della cooperativa”.

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ultimo aggiornamento: 10-01-2015


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