VIAREGGIO. Daniela Rombi, la mamma di Emanuela Menichetti, deceduta insieme all’amica Sara Orsi in seguito alle gravi ustioni riportate nella loro abitazione di via Ponchielli, alla ripresa dell’udienza del processo a Lucca ha ribadito che il reato di incendio colposo non debba passare in prescrizione. “Si parla di 32 vittime bruciate vive in questa tragedia – dice – quindi non è possibile che ci sia il rischio che vada in prescrzione”. Daniela Rombi ha mostrato poi una foto in cui è riportata la figlia e gli altri ustionati gravi in via Ponchielli per rendere ancora una volta chiara l’entità di questa tragedia, unica nel suo genere in Italia.

Nel giorno poi in cui il presidente Giorgio Napolitano ha lasciato il proprio incarico i familiari delle vittime della strage di Viareggio hanno ancora una volta ribadito che non li ha mai ricevuti nonostante le ripetute richieste. Qualcuno a Viareggio si sarebbe aspettato che arrivare dal Quirinale un invito almeno per il piccolo Leonardo Piagentini, che ha perso la mamma Stefania Maccioni, 40 anni e due fratellini Lorenzo e Luca di 2 e 5 anni con il papà Marco gravemente ustionato, al quale il presidente Napolitano andò a far visita in ospedale il giorno dopo l’esplosione ricevendo in regalo dal bambino un disegno nel quale veniva sintetizzato quanto accaduto quella notte maledetta. “Non capiamo ancora il motivo per cui non siamo stati ricevuti – dicono amareggiati i parenti delle 32 vittime – dopo quello che abbiamo subito sarebbe stato il minimo”.

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ultimo aggiornamento: 15-01-2015


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