Aggressività online, cosa fare

VIAREGGIO. Nuovo appuntamento con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana l’articolo è firmato dalla dottoressa Gessica Iannone, Psicologa  Specializzanda in Psicoterapia Sistemico Familiare Relazionale.

Aggressività online, cosa fare. Felicemente

Ogni giorno di più trascorriamo il nostro tempo libero, ma anche lavorativo, su internet, luogo per definizione neutro, ma che a ben vedere ultimamente è teatro di pubblica aggressività. Un dato in particolare riguarda le donne: insulti, aggressioni volgari e minacce sui social network mostrano come la violenza del mondo esterno trova un terreno fertile nel web. Una recente ricerca rivela che gli username femminili ricevono commenti allusivi più o meno espliciti e minacciosi trenta volte in più rispetto a quelli maschili.
D’altronde, a chi non è capitato d’imbattersi in discussioni con toni concitati se non offensivi?
La tendenza è quella di stare in luoghi con persone a noi affini, che ci rassicurano e ci confortano in ciò che amiamo e in cui crediamo, ma capita d’imbattersi in persone che ci criticano, che attaccano l’immagine che abbiamo di noi stessi, che toccano i nostri punti deboli.
Secondo lo psichiatra francese Michel Lejoyeux, il virtuale incita a risposte rapide, mordaci e spesso crudeli, scritte senza essere pensate. Nei forum, come nelle chat, regnano l’umorismo beffardo e la cattiveria gratuita. Responsabili di tutto ciò sarebbero le modalità comunicative proprie del mezzo, che c’impediscono di comunicare come nella vita vera.
Nel mare magnum d’internet, l’anonimato consente il venire a galla di pulsioni che solitamente abitano gli abissi della nostra mentre e fa sì che tutto appaia più come un gioco che come un vero spazio di trasmissione delle emozioni. E invece dietro lo schermo ci sono persone, donne e uomini di ogni età, con la propria vulnerabilità, suscettibilità e il bisogno di riconoscimento.
A volte reagire criticamente innesca un circolo vizioso in cui vince il più aggressivo; l’opzione più efficace risulta ignorare ma disconnettersi non è sufficiente, perché l’emozione negativa rimane. Occorre quindi discernere più chiaramente le proprie risonanze e non concedere troppo del proprio mondo interno in pasto agli altri. Neutralizzare ciò che ci offende è impossibile, ma il tentativo di distanziarcene è un buon allenamento a proteggere le nostre parti fragili dagli attacchi dell’emotività altrui. D’altra parte, per “stare in mezzo agli altri” , anche virtuali, è utile ad apprendere che non tutti la pensano come noi e che l’esercizio del rispetto della diversità è un lavoro quotidiano.

Gessica Iannone

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a:  [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy

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ultimo aggiornamento: 18-01-2015


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