VIAREGGIO. Il triplice colpo di cannone non ha ancora decretato la fine del primo corso, ma già su facebook si scatenano i primi commenti. Il Carnevale 2.0 è anche questo e nell’agorà virtuale, tra gruppi, post e bacheche c’è chi azzarda i primi pronostici, improvvisandosi giurato della prima sfilata.

Tra i carri grandi è Massimo Breschi con il suo “Quello che non vorrei vedere” ad ottenere il maggior consenso nella rete. “Breschi sicuramente ha realizzato il carro più suggestivo e accattivante. Tema importante, delicato, ma affrontato con una costruzione che secondo me merita il primo posto”. E ancora “Carro di grande impatto scenografico, toglie il respiro” o “Se non vince quest’anno non vincerà mai più”.

Dietro di lui i francesi Lebigre-Roger hanno iniziato l’inseguimento con “Il grande Freddo”, mentre per il gradino più basso del podio e per le posizioni a seguire la lotta è ancora aperta. La sfida per il terzo posto per il popolo della rete se la giocano Roberto Vannucci con il suo “Bella Ciao”, l’elefante dei Fratelli Bonetti, la “Mutti” Angela Merkel con il suo corteo di spermatozoi di Umberto e Stefano Cinquini e la tartaruga di Alessandro Avanzini. Più indietro tutti gli altri, ma la gara è appena iniziata e il web ha ancora quattro corsi per cambiare le carte in gioco.

Sembra non esserci storia sulle bacheche di face book per seconda categoria e mascherate di gruppo, dove si solleva la protesta per la necessità di re-introdurre avanzamenti e retrocessioni in modo da consentire ad Allegrucci e Bertozzi, il passaggio di categoria. Nei carri piccoli ad inseguire la torta nuziale del vincitore in carica sembra essere Edoardo Ceragioli con “La grande bellezza”, tallonato dal muro del suono di Luciano Tomei. Un po’ indietro il polpetto delle tentazioni di Emilio Cinquini.

Nelle mascherate di gruppo il padiglione Italia di Bertozzi è già dichiarato vincitore assoluto sui diversi gruppi face book. Nelle mascherate isolate piace l’Inferno dantesco di Andrea e Franco Pucci così come i supereroi di Michelangelo Francesconi e la parodia di Guerre Stellari di Daniele Chicca.

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