VERSILIA. Il 40% del latte che finisce sulle nostre tavole sotto forma di formaggi e derivati non ha ne un nome ne tantomeno un cognome. La sua provenienza è ignota così come la forma che assumerà. Allarme importazioni: nella nostra regione entrano quattro volte più del latte che tutte le stalle messe insieme riescono a produrre con effetti devastanti su un settore, già fragile e precario, costretto a fare i conti con costi di produzione sempre più alti e prezzi del latte al litro alla stalla sempre più risicati ed incerti. Risultato: le aziende chiudono. In dieci anni le aziende agricole con allevamento della Provincia di Lucca (fonte Istat) costrette ad alzare bandiera bianca sono state alcune centinaia. Il 53% si trovava in zone montane o svantaggiate. Ci saranno anche gli allevatori lucchesi, partiti dalla Garfagnana e dalla Versilia, a Firenze, in Piazza della Repubblica, per partecipare alla giornata dedicata alla tutela delle stalle e del vero latte Made in Italy. “Un giorno da allevatore”, così si chiama non causalmente, l’iniziativa promossa da Coldiretti e Associazione Italiana Allevatori in programma venerdì 6 febbraio, dalle 9,30, nella centralissima piazza fiorentina dove sarà allestita una maxi-stalla popolata da bellissime mucche e turisti e residenti potranno partecipare a prove di mungitura “espressa”, dimostrazioni di caseificazione e degustazioni (info su www.lucca.coldiretti.it e pagina ufficiale Facebook). Insieme agli agricoltori sono stati invitati a partecipare sindaci ed assessori dei comuni della Provincia di Lucca, rappresentanti delle associazione dei consumatori ed ambientaliste.

A fare impressione, nell’anno dell’Expo 2015 ormai alle porte, è il fiume di latte importatodall’estero che supera del 360% il latte prodotto in loco dai nostri allevamenti: 230mila tonnellate le importazioni, 68.300 la produzione toscana. E’ il differenziale, tra prodotto ed importazioni, più alto in Italia. “Più latte importato significa provenienza dubbia quando non c’è l’obbligo di origine nell’etichetta del latte, dei formaggi e di tutti i derivati. – spiega Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca – Vogliamo sapere cosa diventa questo latte e quale forma assume. Indicare l’origine nelle etichette di latte, anche Uht, dei formaggi e di tutti gli altri prodotti abase di latte deve essere obbligatorio. Vogliamo anche che venga chiamato formaggio solo che deriva dal latte e non da prodotti diversi”.

E’ al consumatore che l’iniziativa di Piazza della Repubblica si rivolge. “La politica delle multinazionali del latte spinge per una omologazione sostituendo il latte locale e territoriale con latte importato. – analizza Maurizio Fantini, Direttore Provinciale Coldiretti – tutto questo avviene nell’assoluta mancanza di trasparenza e completamente alle spalle dei consumatori. Noi saremo in piazza per loro e per i nostri allevatori”. L’obiettivo della “giornata da allevatore” è, infatti, quello di far conoscere da vicino il difficile lavoro degli allevatori e gli effetti positivi per l’intera collettività perché con il finto Made in Italy l’Italia muore.

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ultimo aggiornamento: 04-02-2015


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