VIAREGGIO. “Caro Filippo Galli e cari giornalisti, sono un semplice operaio prestato al calcio nel periodo del Torneo. Mi piace, lo faccio con passione volontariamente e, credetemi, in 30 anni ne ho viste e sentite di tutti i colori”. Così Claudio Stefano Poletti, consigliere del Cgc Viareggio, replica alle polemiche sulle condizioni del terreno di gioco dello stadio dei Pini.
“Ho visto crescere il Torneo sotto la guida del presidente Alessandro Palagi in modo esponenziale con 19 partite in diretta tv e accordi con i vertici della Figc nazionale. Sono sconcertato delle sue dichiarazioni e della risonanza del suo intervento che alcune testate giornalistiche hanno dato sulle condizioni del terreno di gioco: le volevo ricordare che lo scorso anno erano peggiori, però entrando dagli ottavi avete vinto il Torneo che mancava nella vostra bacheca da oltre 10 anni giocando solo quattro partite. Purtroppo è facile dare la colpa al terreno piuttosto che alla giornata no dei suoi giocatori…
“I giornalisti locali, poi, si accorgono delle condizioni del terreno solo durante il Torneo, forse perché avranno più notorietà. Questa città non investe negli impianti sportivi da 30 anni ed è bene raccontare un po’ di storia: la giunta Lunardini licenziò l’agronomo perché costava 8mila euro l’anno e poi la giunta Betti, mentre il nostro presidente voleva affidare il lavoro di ripristino del campo a una ditta specializzata, preferì chiamare il giardiniere personale del presidente della Viareggio Patrimonio, colui che è responsabile del ritardo con cui quest’anno si è dovuto mettere mano al terreno per sistemarlo.
“Ma le avete viste le condizioni dello stadio ‘Ferracci’ di Torre del Lago, del ‘Vasco Zappelli’, della Migliarina, del Centro Polo? Una volta allo stadio dei Pini ci giocava solo la prima squadra del Viareggio: da settembre di quest’anno ci giocano e ci si allenano tutti i giorni, eppure nessuno ha mai avuto nulla da ridire”.
