VIAREGGIO. “Sono consapevole che oggi nel Pd individuare un possibile candidato che raccolga un consenso molto ampio è cosa difficile se non impossibile; è un grave campanello d’allarme che ci dice molte cose e che spiega perchè il Pd di Viareggio è stato commissariato”. Lo afferma in una nota la senatrice viareggina del Pd Manuela Granaiola.
“Proprio questa situazione invitava il Pd a fare tutti i tentativi possibili per ricostruire un rapporto con la città, coinvolgendo nuove figure, responsabilità e competenze che accettassero di impegnarsi in prima persona per aprire una nuova fase nel governo della città. Un percorso difficile, che doveva fare i conti con il dissesto, segnare una frattura netta con tutto il passato ed avviare una vera e propria ricostruzione del tessuto civile, sociale ed economico della città. Questo era anche il significato di quel percorso dei ‘forum’ avviato dal commissario del Pd. Percorso che, purtroppo, ben presto si è ripiegato su se stesso, mettendo in luce le difficoltà del Pd ad aprirsi realmente e credibilmente ad un confronto serrato con la città.
“Poiché io sono abituata a dire chiaramente e pubblicamente quello che penso – cosa invisa a molti, ma che sono convinta, anche per il ruolo che ricopro, sia doveroso verso l’opinione pubblica – dico che la recente ipotesi di autocandidatura di Poletti, che apprendo essere esito di un percorso già iniziato dall’ottobre scorso – come sostiene lo stesso Poletti nella sua conferenza stampa -, proietta un’ombra di dubbio non tanto sul candidato, quanto piuttosto sulla credibilità di tutto quello che dovrebbe essere stato il percorso di confronto con la città. Auspico e spero che i fatti mi possano contraddire.
“Per quanto riguarda Poletti sono convinta sia una persona sulla cui candidatura si sarebbe potuto discutere apertamente e molto pacatamente senza dar luogo ad ulteriore confusione e, soprattutto, in un quadro di maggior condivisione: sempre utile per il buon esito di un eventuale mandato così denso di responsabilità”.