VIAREGGIO. “Sono venuti alle sei questa mattina, hanno controllato prima le persone fuori, poi sono entrati nel campo. Hanno bussato alle porte dei nostri container, i bimbi si sono svegliati, era freddo a quell’ora.  Si sono alzati dal letto e guardavano cosa stava accadendo. Hanno chiesto i documenti dei grandi e fotografato anche alcuni ragazzi minorenni, quelli più grandicelli. Hanno detto ‘è per vedere chi è regolare e chi no’. Ma che bisogno c’è di venirlo a fare alle sei di mattina? Siamo dentro un campo comunale, non siamo delinquenti. Questo è il racconto che ci hanno fatto  alcuni ospiti del campo rom di Torre del Lago questa mattina quando, chiamati da loro, siamo accorsi per verificare cosa stava accadendo.  Erano da poco passate le sette, quindi l’operazione dei Carabinieri, presumibilmente, è durata poco più di un’ora.  Ma ci chiediamo, perché è stata fatta? Chi l’ha autorizzata? A quale scopo? Perché fotografare alcuni minori? E perché non lasciare nessuna notifica?  Cosa si sta preparando per il campo rom? E perché il comune  continua ad ignorare le nostre ripetute richieste di incontro? L’assenza di attenzione politica  rischia di produrre effetti  che non potranno conciliarsi con le aspirazioni di una società democratica.

Poco dopo, erano ormai quasi le sette e trenta, tre bambini con in spalla lo zainetto colorato  sono usciti da una roulotte e, accompagnati dalla loro mamma, si sono incamminati a piedi verso le Scuola Elementare Puccini, la loro scuola!

Lo scrive l’associazione  “Berretti Bianchi onlus – Viareggio”.

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