VIAREGGIO. La polemica tra i due Stefano – Pasquinucci, ex presidente della Fondazione Carnevale, e Pozzoli, attuale commissario straordinario dell’ente di Palazzo delle Muse – si gioca sui numeri. Su quelli dei bilanci della Fondazione stessa. Una diatriba innescata da un articolo uscito pochi giorni fa sul quotidiano “La Nazione”, nel quale il commercialista fiorentino dichiarava che il consuntivo 2014 si sarebbe comunque chiuso con una perdita di 170mila euro anche con il record d’incassi di tutti i tempi e anche se l’amministrazione comunale avesse onorato fino in fondo la promessa del contributo di un milione e 400mila euro, erogato solamente per due dodicesimi (233mila euro).

Nessuna perdita. Pasquinucci si presenta ai giornalisti nei locali del Cro Darsene spalleggiato dai suoi ex consiglieri Lorenzo Mazza, Enrico D’Alessandro, Cristiana Gemignani e Gualtiero Lami. Al loro fianco sorride il Burlamacco del manifesto ufficiale del 1973, quello dei primi cento anni di Carnevale. “Andate a leggervi le ultime righe del bilancio programmatico della Fondazione Carnevale per il 2015“, esordisce Pasquinucci con il foglio in mano. “Nel preventivo 2014 il pareggio era raggiunto a 3 milioni e 925mila euro, nel consuntivo le uscite arrivano a 4 milioni e 574.643,77 euro e i ricavi si fermano a 3 milioni e 583.022,17 euro: rimane un disavanzo di 991.621,59 euro. Ma se ci avessi messo quel milione e 167mila euro non erogato dal Comune di Viareggio il bilancio 2014 della Fondazione Carnevale sarebbe stato sano e avrebbe chiuso con un attivo di 176mila euro”.

Foto Vt
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Questione di scelte. Da dove nasce, allora, la discrepanza tra quanto affermato da Pozzoli (170mila euro di perdita in ogni caso) e la posizione di Pasquinucci? Il primo ha inserito tra le uscite del bilancio 366.552 euro di accantonamento per i contenziosi legali contro il Comune per il mancato versamento del contributo da 1,4 milioni e per il pagamento degli straordinari ai vigili urbani. “Io avrei fatto una scelta diversa e non avrei intentato nessuna causa perché quei soldi non verranno mai risarciti”, aggiunge Pasquinucci. “Passiamo agli addobbi: erano stati messi a bilancio 30mila che nel consuntivo sono lievitati a 61mila. Ma per noi c’era un lavoro da portare avanti di pari passo con la Regione, poi caduto nel vuoto con le nostre dimissioni. E lo abbiamo fatto perché sentivamo il bisogno di colorare la vita di Viareggio in un momento difficile. Il 2014 ha dato ottimi risultati non solo grazie al bel tempo ma anche per la promozione fatta sul web e per il coinvolgimento della città”.

Brutte sorprese. “Nel frattempo ci siamo ritrovati per le mani una richiesta di 132mila euro da parte di Sea per pregressi relativi agli anni 2009 e 2010 che per noi non aveva fondamento. Ricorderete, poi, che abbiamo fatto registrare il record d’incassi dei corsi mascherati: ebbene, se guadagno più del previsto i costi da corrispondere alla Siae aumentano di conseguenza. 132mila euro. Leggo inoltre che sarebbero aumentate le spese relative alla Cittadella per generiche ‘iniziative’: in quei 241.530,55 euro vanno considerati il canone che la Fondazione versa al Comune – nel preventivo ammontava a 100mila euro, poi diventate 103.500,20 nel consuntivo -, l’assicurazione, i consumi e la manutenzione, anche straordinaria, degli hangar”.

(ultimo aggiornamento ore 15:23)

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