A Viareggio scioperano i marittimi: “Troppa deregulation, servono diritti e legalità”

VIAREGGIO. A Viareggio, a 20 anni di distanza dall’ultima volta, viene proclamato lo sciopero dei marittimi: lo annuncia Massimiliano Bindocci, responsabile versiliese della Cgil provinciale, aggiungendo che “la deregolamentazione e le pratiche diffuse rendono necessaria questa iniziativa”.

A Viareggio “si deve intervenire non per ingessare ma per permettere sviluppo, abbinata o ad una redistribuzione più equa delle risorse. Il sindacato non è presente in modo diffuso e radicato tra i marittimi, ma crediamo sia necessario invece anche qui portare diritti e legalità”.

“Dal 1994 nei porti non esiste di fatto conflitto con le parti sociali”: A ricordarlo è il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo in merito alla proclamazione unitaria con Fit Cisl e Uiltrasporti dello sciopero nazionale di tutti i lavoratori dei porti del prossimo 6 marzo, spiegando che “oggi alla luce della bozza del ddl concorrenza del Ministero dello Sviluppo Economico e della annunciata riforma del Ministero della Infrastrutture e Trasporti sembra si voglia importare nel settore la precarietà, i modelli fallimentari dei cambi di appalto e la deregolamentazione dei rapporti di lavoro.

“La prospettiva che il porto divenga un Far West dove, a discapito della qualità e della sicurezza del lavoro, possano operare imprese senza competenza ed esperienza, ci vede come organizzazioni sindacali fermamente contrari ed è alla base delle ragioni dello sciopero, proclamato nei porti italiani dopo oltre vent’anni”.

Ti protrebbe interessare

circolo velico torre del lago

Il ponte riapre. L’attività del circolo velico di Torre del Lago salva per miracolo.

Noir sotto le stelle: a Giallo d’Amare Leonardo Gori e Vanni Santoni 

Allerta meteo ancora fino a giovedì 21 agosto