FORTE DEI MARMI. “L’ultimo incontro, a Villa Bertelli, tra i rappresentanti del Forum locale e i cittadini, con la presenza di alcuni amministratori, sulla questione concernente la  raccolta dei rifiuti e, in particolare, al notevole peso economico che l’intera operazione rappresenta per il Comune di Forte dei Marmi, si è concluso, in pratica, con un nulla di fatto”.

Lo scrive il Gruppo d’Opinione via Versilia-Forte dei Marmi.

“Tutti hanno convenuto che il costo è elevato ma soluzioni per abbatterlo non ne sono state trovate (a meno, secondo l’Amministrazione Comunale, di ridurre la qualità del servizio): e, quindi, andiamo avanti così.

Ma, una cosa interessante, anche se non correlata con il tema centrale, è uscita dal dibattito: si è accennato alla possibilità che la discarica dell’ex cava Fornace (o Viti) possa rappresentare una fonte di potenziale inquinamento per i pozzi di acqua potabile del Comune di Forte dei Marmi situati sulla via Sipe.

Questo riconoscimento ci spinge ancora di più a raccomandare ai nostri amministratori di richiedere un esame sulle acque potabili che non si limiti ai soli controlli chimico-fisici o del tallio ma che si estenda anche ad altre sostanze pericolose per la salute come tipi diversi di metalli pesanti, disinfestanti, concimi chimici (e questo in rapporto alla conformazione geologica della nostra terra, alla tipologia di insediamenti lavorativi che in essa trovano sede e alla interconnessione della rete idrica che, in certi punti, sembra essere presente nel sottosuolo).

Il Gruppo d’Opinione via Versilia ha avanzato richieste di tal genere a chi governa Forte dei Marmi, anche in un recente passato, e crede che un siffatto controllo non sia difficile metterlo in atto né che abbia un costo esagerato”.

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