Turismo russo in toscana. Un collegamento giornaliero 365 giorni all’anno fra Pisa e Mosca è stata la richiesta avanzata da Aeroflot e attualmente al vaglio dell’aeroporto toscano è stata data dal sindaco Umberto Buratti (a seguito della comunicazione da parte dell’amministratore delegato dello scalo pisano Gina Giani), al termine del Seminario sull’attuale situazione economica russa ed i suoi riflessi sul turismo toscano, promosso da Federalberghi Toscana, svoltosi mercoledì mattina a Villa Bertelli.

Un incontro programmato, a cui sono intervenuti il presidente di Federalberghi Paolo Corchia, il responsabile commerciale delle Terme di Montecatini Massimo Giovannetti, l’ex direttore ENIT a Mosca Carlo Biraschi, Federica Romoli, Aeroporto di Pisa SAT e Alberto Peruzzini di Toscana Promozione. Il sindaco, oltre a questo, ha ribadito la necessità di portare avanti le interrelazioni con la Russia e anzi uscire al di fuori del solo comparto di Mosca e San Pietroburgo e di rivolgersi anche alle altre regioni, dove c’è un mercato ricettivo per le offerte turistiche made in Versilia. “Promozioni da condividere ha sottolineato Buratti- fra le strutture turistico ricettive e le istituzioni con un necessario collegamento con Toscana Promozione, categorie economiche ed enti locali”.

la notizia delle sanzioni dell’Unione europea a Mosca desta un po’ di preoccupazioni sia per le ripercussioni immediate che per la paura che per la possibilità che i rapporti più tesi tra Russia e Ue possano, alla lunga, allontanare i paperoni russi da località della Versilia e in particolar modo da Forte dei Marmi.

Il turismo dei super ricchi russi è vitale in Versilia, spiega Paolo Corchia, presidente di Federalberghi Toscana e proprietario dell’Hotel President, uno dei più eleganti di tutta la città.

Il turismo toscano  nell’area di Forte dei Marmi dipende molto dalla componente russa, come scrive anche il NyTimes, che riporta di gite giornaliere in elicottero a Monte Cristo per la modica cifra di 4.450 euro, di lussuosi gazebo che si affittano a 250 euro al giorno di prodotti di lusso venduti a cifre importanti e di mance da 500 euro lasciate al giardiniere o al parrucchiere.

Forte dei Marmi vive anche grazie agli sfizi di questi paperoni, e la notizia della nuova stretta sanzionatoria non può che preoccupare. “Soprattutto quando si parla di misure volte a colpire i capitali e i movimenti finanziari”, aggiunge Corchia.

Le sanzioni, hanno prodotto inizialmente uno stop, ma poi il mercato ha ripreso regolarmente. Secondo il presidente locale di Federalberghi, il motivo per cui il turismo russo di Forte dei Marmi ha resistito meglio rispetto a quello romagnolo è che le rispettive clientele sono diverse. “Ai colleghi romagnoli – spiega – la storia delle sanzioni ha pesato un pochino di più.

Per noi è relativamente meno preoccupante perché si tratta in gran parte di persone che vivono già in Europa. È chiaro che se il discorso delle sanzioni dovesse andare avanti e arrivare a colpire, per dire, la City di Londra… beh, la posta in gioco sarebbe molto diversa. Le sanzioni che prendono banche e capitali preoccuperebbero molto di più. Il turismo dei super ricchi russi – ripete – per noi è diventato vitale”.

per il turismo toscano, quello dei russi in Versilia è molto più di un colpo di fulmine. “Abbiamo iniziato a registrare le prime presenze circa 15 anni fa. Fin da subito si è trattato di turisti di un certo livello, come il regista Andrej Končalovskij, che ha appena vinto il Leone d’argento a Venezia, e l’ex governatore di Mosca, Boris Gromov. Ma nella lista dei nostri ospiti ci sono personalità ancora più influenti, come il ricchissimo Roman Abramovič e alcuni uomini d’affari molto vicini a Putin”.

“Negli anni il fenomeno è diventato imponente”, spiega Corchia. “È piaciuta località, il modo di vivere”. Così è scattato l’innamoramento dei miliardari russi per una località turistica che un tempo era sinonimo di aristocrazia italiana.

Il punto è che i paperoni russi comprano, spendono, investono come nessun italiano, oggi, può immaginare di fare. “I russi sono ormai la componente turistica più importante”, prosegue il presidente dell’Associazione Albergatori di Forte dei Marmi. Soltanto nella cittadina della Versilia, i russi hanno già acquistato quattro importanti alberghi, e ora sono in trattativa per il quinto. “Il fatto è che arrivano con cifre che un imprenditore italiano, beh… anche con tutte le buone intenzioni del mondo, dovrebbe ragionarci un pò”

(Visitato 256 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Forte dei Marmi rssia russi Toscana turismo

ultimo aggiornamento: 29-04-2015


Parte l’iter per la locazione dei fondi di Palazzo Quartieri

Il sindaco Buratti chiamato a far parte della “Conferenza permanente per la tutela della Costa”