LIDO DI CAMAIORE. No ad abbattere i prezzi fino a sfiorare il ridicolo. No ad una politica turistica che porta alla morte delle strutture ricettive. Così, in sintesi, la presidente degli albergatori di Lido di Camaiore, Maria Bracciotti, si appella agli hotel associati e non di Lido e della Versilia. Il riferimento è a tante offerte che si trovano sui principali motori di ricerca (booking o trivago per fare solo due esempi dei più noti), dove con 25-35 euro si prende una matrimoniale con vista mare.

Questa la lettera aperta inviata da Maria Bracciotti, che lasciamo in versione integrale.

“Caro Socio, Caro Collega
la liberalizzazione dei prezzi alberghieri è una grande conquista che, però, rischiamo di giocarci a sfavore delle nostre aziende e del nostro territorio.

“La concorrenza al prezzo basso è una strada antieconomica e mortale!!

“Crediamo che non possiamo più accettare qualsiasi proposta ma, soprattutto non possiamo essere addirittura noi a proporre prezzi imbarazzanti, da svendita totale per clienti navigatori attenti solo al prezzo.

“Nonostante quanto affermano certi “guru” del marketing o del web, crediamo che le politiche di prezzo non si facciano solo con le promozioni scellerate, che spesso circolando e amplificandosi nella rete, diventano un punto di riferimento per il mercato e anche per le offerte dei tour operators, ma con un’attenta gestione dei costi di produzione dei servizi alberghieri.

“Le presenze e i fatturati non sono necessariamente indice di redditività. Le nostre aziende e le nostre famiglie devono vivere sugli utili prodotti non su altro!

“Nel rispetto di ognuno, nella libertà di scelta personale e aziendale di ognuno, nel ribadire che sul mercato libero dobbiamo concorrere e sviluppare per offerta di qualità, Ti invito a non cedere alla logica “abbasso i prezzi così vendo di più”.

“Prezzi pazzi o pazzi albergatori?? Non c’è futuro, non c’è respiro, di sicuro c’è l’agonia e poi la morte della nostra attività, c’è la svalutazione del nostro lavoro, la consegna di Lido di Camaiore a turisti “parassiti” e forse la consegna a qualcosa di peggio fuori dalla legalità.

Foto M.P.
Foto M.P.

“La nostra Associazione Albergatori da tanti anni si impegna attraverso il dialogo e la formazione a migliorare la nostra cultura aziendale; non possiamo esercitare repressione o infliggere sanzioni, non abbiamo titolo e non intendiamo acquisirlo, ma continuare ad agire sulla leva della libertà economica, sulla maturità e serietà dell’albergatore, affinché capisca che praticare la svendita della camera ci porta tutti alla lenta morte dei nostri alberghi.

“Caro albergatore, caro collega facciamo un patto di responsabilità, di onestà. Non caliamo i prezzi, non caliamo i calzoni, non diventiamo ridicoli!!

“Prezzi chiari, trasparenti, che rispecchiano il valore del servizio, dell’accoglienza e del territorio. Per far questo non abbiamo una ricetta, non abbiamo la bacchetta magica, ma abbiamo la possibilità di aiutarci e di dialogare insieme senza puntare il dito contro nessuno!

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ultimo aggiornamento: 13-05-2015


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