VIAREGGIO. “Quando siamo usciti sconfitti dal derby in regular season non avevo fatto troppi drammi: avevamo perso una battaglia, non la guerra. E stasera, seppur a parti invertite, il concetto è lo stesso: abbiamo vinto solo la prima battaglia”. Jorge Valverde, con quell’inconfondibile accento spagnolo, sembra quasi più un santone o un filosofo che non l’allenatore dell’Alimac Forte dei Marmi di hockey su pista. Che, al quarto tentativo e in gara-uno della finale scudetto, è riuscito a esorcizzare l’incubo del derby contro il Cgc, finora sempre vittorioso contro i rossoblù.

Per il tecnico iberico è stata l’intensità di gioco a fare la differenza: “Abbiamo osservato come gioca il Cgc, abbiamo studiato l’ottimo lavoro fatto da Alessandro Bertolucci e ho impostato la gara di conseguenza: il Forte deve scendere in pista con questi ritmi altissimi.

“Forse all’inizio abbiamo giocato con troppa ansia, ma la reazione è stata immediata e dopo abbiamo preso il controllo della situazione. Per fortuna non ci sono grandi differenze tra titolari e riserve”.

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