VIAREGGIO. “Il nuovo regolamento del porto ci dà l’occasione per affrontare alcune problematiche: gestito e amministrato prevalentemente dagli uomini del Pd, risulta in condizioni disperate”. Lo scrive in una nota il Movimento 5 Stelle di Viareggio, che a suo tempo aveva già presentato un progetto per il porto.

“Tantissimi i progetti e gli imponenti lavori, solo alcuni di essi davvero utili, spesso iniziati e mai completati, hanno comportato svariati milioni di euro pubblici di sperpero. La stato del mercato ittico attuale risulta essere obsoleto e ancora incompleto quello nuovo. L’asse di penetrazione nasce da un’idea degli anni Settanta quando la condizione economica era in pieno sviluppo e ben lontana dalla situazione che viviamo oggi. La banchina commerciale, di dubbia utilità, prevede una spesa superiore ai 2,5 milioni di euro.

“Risulta ormai dimenticato da tutti il progetto iniziato e mai finito dell’acquedotto industriale, la cui realizzazione avrebbe garantito l’abbattimento dei costi dovuti al consumo d’acqua a vantaggio delle attività produttive della Darsena. Allarmante appare la situazione ambientale delle acque e dell’aria dovuta alle lavorazioni nei cantieri e la diga foranea non è ancora messa in sicurezza. Per quest’ultima questione, il Movimento 5 Stelle è stata la prima forza politica che ha affrontato il problema in maniera tecnica, sostenibile ed economica. Nella variante del piano per il porto, depositato all’autorità portuale nel giugno del 2014, infatti, si descrive come, realizzando dei depositi utili alle attività della banchina a ridosso della diga foranea, quest’ultima possa diventare un lungomare sicuro. L’affitto e la vendita di tali depositi potranno collaborare al finanziamento di parte dei lavori da realizzare.

“Altra questione sono gli approdi lungo il Canale Burlamacca, impossibile da risolvere se prima non si provvede all’individuazione di aree che possono essere adibite come “Porto a secco” e la riorganizzazione degli approdi nella Darsena Lucca. Il ponte ciclo-pedonale Fausto Coppi chiuso al transito delle due ruote da una recente ordinanza dell’autorità portuale dovrà essere riaperto per consentire ai ciclisti di attraversarlo liberamente, inoltre sarà necessario individuare percorsi di mobilità dolce da integrare con quelli previsti per il resto della città. Chi propone ampliamenti e ulteriore consumo di territorio (si parla ancora di una nuova darsena davanti al Politeama e di costosissimi parcheggi interrati alla Madonnina) conferma di capire poco i bisogni reali della città e di anteporre, alle attuali esigenze sostenibili di progettazione urbanistica, gli interessi e le logiche speculative dei soliti costruttori. Si può migliorare la situazione partendo da ottimizzazione e razionalizzazione di quello che già esiste senza nuovi grandi interventi di cementificazione.

“Creare un porto operoso e inclusivo, per la nautica, la pesca, lo sport e anche per il turismo, diventando il principale accesso al Parco dei Cetacei. Il progetto 5 Stelle può essere un esempio di come si possa rispondere a criteri produttivi con una migliore e positiva integrazione con il quartiere Darsena attraverso una rinnovata via Coppino, con la città storica riscoprendo un rapporto autentico con il lungocanale del Burlamacca e di come si possa arrivare a una migliore relazione con i grandi centri attrattivi come la Passeggiata e le spiagge di Levante. Tutto questo sarà possibile attraverso una realizzazione per gradi, attraverso un’attenta progettazione urbanistica e architettonica e attraverso un utilizzo oculato delle preziose risorse pubbliche provenienti dalla Regione”.

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