VIAREGGIO. “Sono estremamente preoccupato per le baruffe chiozzotte che stanno animando questo scorcio finale di campagna elettorale perché Viareggio di tutto ha bisogno fuorché di una classe dirigente che si porti dietro le ruggini di marcucciani ed anti-marcucciani, di bettiani ed anti-bettiani così come dello scontro fra il Pd ufficiale e ‘l’altro Pd’ targato Capannori”. Lo scrive il candidato sindaco di centrodestra Massimiliano Baldini a proposito dello scontro tra il candidato del Pd Luca Poletti e Giorgio Del Ghingaro, iscritto al Pd stesso ma in lizza per il municipio con una serie di liste civiche.

“Viareggio e Torre del Lago Puccini hanno bisogno di un sindaco che abbia la consapevolezza dello stato di dissesto, la competenza per affrontarlo e la capacità di un dialogo sereno con tutte le parti della città, nessuna esclusa, perché forte del radicamento profondo nella sua comunità e della puntuale conoscenza dei relativi bisogni del suo territorio.

“Il sottoscritto intende in primo luogo dimostrare che a Viareggio vi sono le risorse etiche, culturali, professionali e politiche per affrontare questo difficilissimo momento senza bisogno di delegare ad altri questa responsabilità che spetta a noi in primo luogo. Intende, da candidato civico, rappresentare tali risorse a pieno, forte di una coalizione coesa e formata da candidati che mai hanno svolto il ruolo di consigliere comunale e di assessore in sostegno alle giunte Marcucci, Lunardini e Betti.

“La città di Viareggio, già in ginocchio per colpa di chi ha governato negli ultimi venti anni, non puo’ essere consegnata nelle mani di un centro-sinistra che sta continuando a consumare sulle spalle dei viareggini e dei torrelaghesi una infinita guerra per fazioni che non accenna in alcun modo a placarsi ma che, anzi, è al suo calor bianco. Se il prossimo sindaco fosse di uno dei due Pd, stante le cose come stanno, vi sarebbe la ragionevole probabilità, se non la certezza, di scontare a breve un nuovo commissariamento a causa della conflittualità politica delle correnti.

“È l’ora, per la prima volta nella sua storia, che la città abbia un sindaco espressione di una lista civica senza nessuna tessera di partito in tasca, forte di una autorevolezza e di un riconoscimento che proviene non solo dall’intera coalizione che lo sostiene ma dall’intero tessuto culturale, sociale ed economico del nostro territorio. Presupposti necessari ed indispensabili per metterlo in grado di governare la peggiore crisi di Viareggio dal dopoguerra ad oggi”.

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