VIAREGGIO. Uno dei due minorenni accusati di tentato omicidio di Manuele Iacconi, il 34enne di Piano di Mommio deceduto in seguito all’aggressione avvenuta il 31 ottobre 2014 in Darsena a Viareggio, è stato messo in libertà per la scadenza dei termini preventivi.

Il ragazzo, dopo che era nel carcere minorile di Torino, fu trasferito in una comunità a Perugia: ora è il libertà in attesa del processo. L’altro coetaneo che era nel carcere di Roma trasferito nella comunità nel Molise è rimasto ancora lì.

Lui è accusato di omicidio ed è quello che si è autoaccusato nell’immediatezza del grave episodio andando a confessare con i suoi legali il suo gesto al personale del commissariato di polizia di Viareggio che ha condotto le indagini. In questa vicenda sono coinvolti anche altri due ragazzi maggiorenni, indagati per omicidio e tentato omicidio in concorso di Iacconi, che non sono andati in carcere.

Da quando è avvenuto questo grave episodio in cui rimase ferito anche Matteo Lasurdi, amico di Iacconi, gli amici e i familiari attendono che emerga la verità e che sia fatta giustizia per questa assurda morte avvenuta per una aggressione a colpi di casco al termine di una serata trascorsa in spensieratezza in Darsena fra amici, mentre facevano ritorno verso casa.

Sono state diverse le iniziative da fiaccolate, presidi, avvenimenti sportivi per ricordare Manuele affinché l’attenzione su questo grave fatto rimanga sempre sotto i riflettori. La decisione di avere concesso la libertà a questo ragazzo ha lasciato tutti interdetti e molto sorpresi.

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ultimo aggiornamento: 17-06-2015


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