VIAREGGIO. Questa mattina Nicola Guidotti, il 59enne viareggino che sabato scorso ha ucciso a colpi di pistola il fratello Mario di fronte al ristorante Mezzo Marinaio in Darsena, si è avvalso della facoltà di non rispondere “non certo per sottrarsi al confronto con l’autorità ma perché provato dalla tragedia ed avendo già per ben due volte ampiamente risposto al pubblico ministero”. A precisarlo in una nota sono Riccardo Carloni e Massimo Landi, i due avvocati che difendono Nicola Guidotti, già interrogato nel carcere di San Giorgio a Lucca.

Per lui è stato convalidato il fermo. “In processi con imputazioni di questo tipo è normale che il giudice convalidi l’arresto legittimamente eseguito ed applichi la misura della custodia cautelare”, proseguono i legali. Che poi sottolineano: “Il gip Riccardo Nerucci ha escluso la sussistenza dell’aggravante contestata della premeditazione, circostanza gravissima specialmente in imputazioni di questo tipo, e ciò in conformità al parere dei difensori”.

Landi e Carloni hanno poi provveduto a nominare due consulenti: si tratta dello psichiatra Alberto Petracca e dello psicologo Roberto Branconi.

Domani è atteso l’arrivo della figlia di Mario Guidotti, che si trovava all’estero con la madre, in modo che possa essere organizzato il funerale a cura delle onoranze funebri Ferrante. La salma sarà esposta in una camera ardente e poi il corpo verrà cremato come da suo desiderio.

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ultimo aggiornamento: 24-06-2015


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