VIAREGGIO. “Rialzarsi sarà dura, ma Viareggio ce la farà”. Sono parole colme di speranza quelle di Daniela Rombi, madre di una delle vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. La speranza che sia fatta giustizia non l’ha mai persa, probabilmente. Diciamo che l’ha mantenuta alta vedendo l’altissima partecipazione al corteo del sesto anniversario della strage di Viareggio.

Nel parlare alla platea, Rombi ha ringraziato i macchinisti che fanno fischiare i treni in occasione di questa triste ricorrenza (“Senza di loro non riconoscerei il 29 giugno, continuate a fare così”) e “tutti i ferrovieri licenziati perché si occupano di sicurezza e perché dicono cosa c’è che non va sui binari”.

E poi un abbraccio simbolico agli 8mila partecipanti al corteo: “Abbiamo dedicato il nostro tempo ad una città ferita e ricordato chi non c’è più. Ma da domani comincerà un nuovo cammino per chi chiede giustizia. Non possiamo credere che il Paese chiuda gli occhi di fronte ad una nuova strage: la prescrizione. Non possiamo accettarlo, non possiamo pensare che chi ha ucciso i nostri figli bruciati vivi possa scrollarsi di dosso un omicidio così atroce. Non è questo il mondo che vorrei. Chi sbaglia deve pagare”, ha dichiarato infine Rombi, tra gli applausi del pubblico.

Vedi anche:
Video-intervista a Daniela Rombi e le sue parole dal palco

(ultimo aggiornamento ore 00:31)

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ultimo aggiornamento: 29-06-2015


Ottomila persone al corteo per il sesto anniversario della strage di Viareggio

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