VIAREGGIO. “Siamo segnati, fino in fondo. C’è una mostra, si chiama ‘Incancellabile’, ha un titolo profondo: ormai questa tragedia fa parte dell’identità di Viareggio. Bisogna farci i conti ogni giorno. La città deve sorreggere le famiglie delle vittime: è un dovere forte e profondo”. Sul palco di via Ponchielli, a conclusione del corteo per la commemorazione del disastro ferroviario, sale anche Giuliano Pardini: è il responsabile della Protezione Civile di Viareggio.

L’emozione è tangibile nel suo volto e nelle sue parole: ha compiuto il suo dovere sin dai primi istanti seguenti al deragliamento del treno che trasportava cisterne contenenti gpl. La strage lo ha spinto a laurearsi una seconda volta: “È accaduto tre anni fa – racconta – ho dedicato la tesi all’ascolto delle persone colpite dai disastri, prendendo Viareggio come esempio. Non l’ho mai detto, pensavo non fosse così importante”. Quella tesi che, una volta terminato il suo discorso, ha consegnato a Daniela Rombi.

La quale, a sua volta, ha ringraziato Pardini: “Ieri sera ci siamo sentiti, lui è sempre stato disponibile con me. E quando abbiamo finito la telefonata mi ha detto ‘Un abbraccio che non basta mai’. Vorremmo sentirci dire sempre così da un responsabile della Protezione Civile”.

(ultimo aggiornamento ore 00:40)

 

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Giuliano Pardini Protezione Civile strage viareggio

ultimo aggiornamento: 29-06-2015


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