VIAREGGIO. Vittoria dopo 1415 miglia e 12 giorni di gara per Flotta Italia, del team Gabbiani-Nicholson-Lhurmann, che si è aggiudicata questa VIII edizione della Venezia-Montecarlo. Il prototipo della Power Marine di Oscar Corbelli taglia il traguardo finale dopo essere ripartito dal Club Nautico Versilia di Viareggio. Secondo classificato il Pershing 56’ Infinity del team italo-tedesco M. Hendricks-V. Hendricks- Wood Power-Vulcano.

Va ricordato che quella da Viareggio al Principato di Monaco è stata di una tappa di trasferimento perché la VeMo rispetta l’accordo internazionale che istituisce il Santuario Pelagos per la protezione dei cetacei e del loro habitat. Un bel modo per festeggiare i 25 anni della gara di motonautica d’altura che riprende dopo 17 anni di stop.

A proposito di ambiente, si è appena concluso il Solar 1 Monte Carlo Cup: gara che ha visto confrontarsi nella splendida cornice dello Yacht Club de Monaco le imbarcazioni a energia solare provenienti da varie università. In pratica il banco di prova di una futura motonautica. Un aspetto green che ben si salda con la filosofia della VeMo.

La rinnovata vocazione internazionale di questa gara, grazie all’intuizione di Fiorella de Septis, presidente del Comitato Organizzatore, ha avuto grande successo: “All’arrivo di ogni tappa siamo stati accolti con entusiasmo e curiosità. Una formula che ha funzionato, abbiamo coinvolto tante realtà che ruotano intorno al pianeta mare. E non solo: Street Art, dibattiti, enogastronomia, importante nell’anno di Expo2015”.

Gian Maria Gabbiani commenta così la vittoria: “Grande felicità e soddisfazione. Barca a posto e ben rodata ma le altre erano più veloci. L’affidabilità ha fatto la

differenza davanti a imbarcazioni più estreme”. Gara impegnativa “Grande sforzo a livello fisico anche per la durata di ogni tappa. E’ una gara esigente”.

Come è nato il vostro team? “Per caso. Era stato contattato un pilota neozelandese, Peter Mc Grath, velista e corre anche in Class 1 e ha vinto diverse gare. Serviva qualcuno che parlasse inglese”. Gabbiani ha vinto due titoli mondiali con monocarena nei mari del nord e poi a Barcellona: “Quell’esperienza è servita molto ma devo migliorare perché corro con le barche solo da 5 anni. Questa è la navigazione più lunga che ho fatto. Mi dispiace per le altre barche che si sono rotte per confrontarmi e sfidarmi. L’impegno ha premiato”. Esperienza proficua per un bis? “Di sicuro perché siamo una barca test. Poi per l’impegno e le vicissitudini altrui abbiamo vinto. Sarebbe bello avere altre barche di Flotta Italia. Tornerebbe l’evento di un tempo”.

Grande soddisfazione anche per il costruttore di Massa, Oscar Corbelli: “Parlo a nome di tutta la Power Marine. Abbiamo conquistato il titolo assoluto. Sapevamo che era nella potenzialità della barca. Oltre alla soddisfazione per la vittoria c’è la consapevolezza di aver dato il via a un tipo di prodotto molto interessante che concilia prestazioni, affidabilità e un basso impatto ambientale”.

Restando in tema green Raffaele Chiulli, presidente della UIM, sottolinea come la sua federazione “abbia dato alla VeMo il titolo di Special Event. Siamo molto attenti a queste innovazioni che producono meno inquinamento. Per esempio nell’ultimo weekend proprio a Montecarlo abbiamo seguito con grande interesse il campionato mondiale delle barche solari. Diamo supporto anche a questa categoria perché il futuro tecnologico è importante e una propulsione di questo tipo è pienamente nella nostra filosofia. Resta comunque sorprendente il record registrato dall’ingegnere olandese Gerard Van der Schaar: 23,996 nodi, pari a 44,38 km/h”.

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motonautica venezia-montecarlo

ultimo aggiornamento: 12-07-2015


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