VIAREGGIO. Al momento sono due le proposte concrete, avanzate da altrettanti imprenditori (o cordate), per rilevare la Viareggio Porto Srl. Con la possibilità, nemmeno troppo remota, che nelle prossime settimane alla porta del Comune vengano a bussare ulteriori potenziali acquirenti. Lo ha dichiarato il sindaco Giorgio Del Ghingaro nel corso del dibattito a Villa Borbone a margine della giornata di eventi in ricordo del senatore Milziade Caprili.

Uno degli argomenti del confronto tra Del Ghingaro e alcuni consiglieri comunali di minoranza – Luca Poletti del Pd, Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini, Alessandro Santini di Forza Italia e è stato proprio la crisi della nautica e, in particolare, il futuro della Viareggio Porto. Tra l’altro, pochi giorni dopo il suo insediamento il neoeletto sindaco ha dovuto affrontare subito la vicenda di questa società partecipata, per la quale si andrà al piano concordatario.

Tutti gli esponenti politici presenti, e in modo particolare Zanni, hanno sottolineato come una Srl che riceveva un milione e 200mila euro di finanziamenti dovesse produrre un cospicuo utile anziché ritrovarsi con più di 5 milioni di euro di indebitamento. Del Ghingaro ha ricordato la complessità del percorso intrapreso, che passa soprattutto attraverso l’approvazione del piano concordatario da parte dell’assemblea dei creditori privilegiati e chirografari. In caso positivo, “si procede con la gara, che sarà predisposta e condotta dal tribunale di Lucca, dove la Viareggio Porto sarà data al miglior offerente”.

porto.jpgE il Comune? “Sarebbe un sogno se l’amministrazione comunale avesse i fondi per partecipare all’asta, ma la realtà purtroppo è un’altra. Ci rimangono, comunque, le concessioni come carta da giocare. E il Comune può recitare un ruolo da protagonista come organo di controllo”. Anche Baldini sottolinea l’importanza dell’attività di “vigilanza” da parte dell’amministrazione comunale e auspica che possa emergere “una cordata che rappresenti il meglio dell’imprenditoria viareggina”.

Santini, poi, si sofferma sulla nautica (“In pochi anni sono stati persi 5mila posti di lavoro e i cantieri più prestigiosi si sono spostati sul Canale dei Navicelli a Pisa: dobbiamo convincere gli imprenditori a tornare a investire a Viareggio e per risollevare le sorti di questo settore serve un’amministrazione comunale forte e convincente”) mentre Poletti cita anche altri “microcosmi” del porto viareggino come la pesca, la produzione e il refit con la convinzione che “l’Autorità Portuale, assieme alla Regione Toscana, è una risorsa fondamentale per la città” e che “prima di pensare a nuovi progetti faraonici sarebbe opportuno provare a rivitalizzare quello che già esiste”.

Infine si è parlato di infrastrutture e, in particolare del terzo lotto dell’asse di penetrazione che dovrebbe collegare la Darsena all’ex campo d’Aviazione: Baldini, Poletti e Santini spingono per farlo passare a sud dello stadio dei Pini, Zanni chiede invece che sia indetto un apposito referendum. Una posizione non troppo distante da quella di Del Ghingaro e dal suo “percorso partecipativo con la città da concludere entro il giugno dell’anno prossimo”.

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