TORRE DEL LAGO. La quasi totalità degli artisti chiamati a lavorare al Festival Pucciniano 2015, una trentina in tutto, minaccia di mandare all’aria il programma previsto. O quantomeno creare situazioni che, a poco più di una settimana dall’avvio dell’evento, non gioveranno né al Festival né al Comune. Tantomeno agli spettatori…

La dichiarazione di intenti sta in una lettera inviata a Comune di Viareggio, Provincia di Lucca, Regione Toscana e Ministero alla Cultura. Dopo la bagarre sul bilancio, contestato dal neo presidente Alberto Veronesi e i suoi, ma difeso dalla precedente gestione di Gisa Mazza con tanto di ok da sindaci revisori e soldi in arrivo da Governo (FUS) e Regione, arriva infatti la tegola della richiesta di (auto)riduzione dei compensi agli artisti che si esibiranno al Gran Teatro. Si parla anche di un dimezzamento dei cachet per alcuni.

Artisti come Fabio Armiliato, Daniela Dessì e Giovanna Casolla, che da tempo prendono parte al Festival già a “condizioni favorevoli” per la Fondazione di Torre Del Lago, ma non solo. L’atmosfera si è fatta tesa anche per la decisione improvvisa di dare il benservito alla regista di Tosca, Vivien Hewitt, a prove praticamente concluse.

alberto veronesiIl regime di instant-austerity richiesto da Veronesi vede poi la riduzione di un’opera in cartellone, il Trittico, a “concerto”, riducendo il ruolo degli studenti dell’Accademia, per non parlare della cancellazione dell’esecuzione degli annunciati quattro finali per l’opera Turandot, tra cui il raro lavoro di Luciano Berio.

Ciliegina sulla torta, l’annullamento del convegno previsto fra le varie Fondazioni Pucciniane, un appuntamento dal respiro internazionale, che verteva proprio sui finali di Turandot.

Si attende adesso di conoscere la posizione ufficiale della presidenza del Pucciniano e del Comune (la lettera è stata indirizzata direttamente al sindaco Giorgio Del Ghingaro, senza passare dall’assessore alla cultura) su questa forte presa di posizione degli artisti. Che sono la base su cui si poggia il Festival.

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