VIAREGGIO. “Sono d’accordo anch’io che vi sono questioni più gravi e più urgenti come, ad esempio, quello della sicurezza che vede la città ogni giorno scenario di rapine e di aggressioni con buona pace dell’assessore Manzo la cui presenza, almeno al momento, è del tutto impalpabile. Tuttavia, sulla questione dell’incarico di presidente della Fondazione Festival Pucciniano ad Alberto Veronesi non si può furbamente glissare come tenterebbe di fare il vicesindaco Rossella Martina che, grazie ad una metamorfosi da far invidia all’uomo ragno, ha rapidamente dismesso i panni della più volte apprezzata ‘sanculotta’ in difesa dei diritti dei cittadini vessati dalle ingiustizie del potere per vestire, oggi, quelli più comodi di novella Maria Antonietta, tutta cipria, belletto e brioches”. Lo scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini.

“No, almeno a noi non va bene per nulla che sia stato nominato presidente del Festival un signore che ha una causa pendente contro il Pucciniano per tanti soldi. Non solo vi è incompatibilità perché non vi è stata alcuna rinuncia da parte di Veronesi, come maldestramente volevano farci credere in consiglio comunale mostrandoci lettere prive di alcun effetto giuridico, ma ci troviamo di fronte ad una situazione che definire strana è un eufemismo.

“Infatti delle sorti di quella causa, dove pare vi sia anche una domanda riconvenzionale avanzata dallo stesso Festival nei confronti del suo presidente odierno, cioè della rinuncia ai diritti oggetto di quel contenzioso nato fra due parti ben distinte, si troveranno a decidere soggetti che medio tempore, a seguito della nomina di Veronesi a presidente, sono diventati la stessa cosa.

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“Anzi, proprio grazie al nuovo ruolo di presidente, il creditore si trova a trattare le sue pretese in un contesto dove vi è un rapporto diretto fiduciario che incide sulle nomine e sulle revoche degli organismi del Festival e che, in questo modo, potrebbe, sottolineo potrebbe, vanificare alla radice la tutela dei diversi diritti delle parti che, ad ogni modo, sono a mio avviso psicologicamente condizionati.

“Mi spiego: ‘Io membro del cda o del cdi del Pucciniano, oggi presieduto da Veronesi e dalla cui fiducia dipendo, con quale libertà d’animo assumerò decisioni riguardo al contenzioso che vede il Festival contrapposto a chi oggi lo presiede’? Una situazione grave perchè in discussione ci sono soldi pubblici e non questioni private. Mi spiego anche qui: le spese legali chi le paga ?

“Alla luce di quanto sopra, fermo restando un ulteriore approfondimento anche con i colleghi di minoranza in ordine alle azioni concrete da assumere sin dai prossimi giorni in ogni sede opportuna, è necessario che lo stesso segretario comunale proceda alla verifica delle formalità della nomina a tutela degli interessi pubblici”.

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ultimo aggiornamento: 24-07-2015


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