SERAVEZZA. Gli Amici di Beppe Grillo Versilia Storica bacchettano senza mezzi termini Ettore Neri: “Ci fa piacere – scrivono – che il Primo cittadino di Seravezza dopo mesi passati in campagna elettorale per una poltrona in Regione torni ad occuparsi dei problemi del proprio comune.

Capiamo che certe occasioni non si presentano tutti i giorni, ma sarebbe stato corretto dimettersi o quantomeno attendere lo scadere del proprio mandato da Sindaco per lanciarsi in certe scelte; questo per rispetto dei cittadini che gli hanno rinnovato la fiducia per il secondo mandato 4 anni fa.

In settimana abbiamo potuto leggere un articolo che chiariva gli sviluppi della situazione Desiata e la nuova Zona a Traffico Limitato entrata in vigore sulla strada che lungo il Serra porta ad Azzano.
Certo il problema viabilità e sicurezza in quella zona c’è ed è notevole.

Apprezziamo l’impegno economico dell’amministrazione per ripulire ed attrezzare la zona con bagni chimici, ma non è corretto attribuire tutta la colpa dell’inquinamento ai fruitori del refrigerio che ci regala la natura in quella zona: basta prendere parte ad una qualsiasi iniziativa sul territorio come ad esempio le giornate organizzate da alcuni cittadini di Riomagno o Ripa, per rendersi conto che i rifiuti abbandonati sono riconducibili soltanto in minima parte al turismo balneare ma bensì all’inciviltà di persone che trovano opportuno scaricare in certe zone di passaggio i propri rifiuti domestici, sacchetti e bottiglie o avvolte scomodi da smaltire (come eternit, coperture, laterizi o ingombranti elettrodomestici).

Altre volte, come fatto presente anche dal consigliere di minoranza Lombardi durante un consiglio comunale, è facile trovare i residui di lavori pubblici neanche troppo ben occultati lungo le sponde del fiume, come nel caso dello slargo proprio in località Desiata dov’è facile rinvenire matasse di fil ferro o reti di plastica rossa dei lavori fatti per mettere in sicurezza la zona o come nel caso della passerella della via Francigena a Ripa il cui vecchio muro stradale invece di essere smaltito dall’azienda incaricata dei lavori é stato fatto scivolare nel fiume sottostante, fiduciosi probabilmente dell’arrivo di una piena.

Troppo facile Sig.Neri puntare il dito sui turisti sporcaccioni per giustificare poi posizioni così rigide.
Prima di fare gravi cadute di stile come chiedere a chi ama la natura di fare una passeggiata di quasi 5 km per rinfrescarsi, vorremmo che Neri capisse che il fiume è scelto sempre più spesso in alternativa alla spiaggia, per necessità sia economiche sia di salute specialmente in questo periodo così caldo.

Alternative sono già state proposte da altri, come ad esempio un bus navetta che faccia da collegamento a quelle zone e nel frattempo studiare per il futuro un progetto con i cittadini interessati per sfruttare queste enormi risorse che abbiamo a Seravezza.

Invitiamo il sindaco a considerare finalmente quanto sta avvenendo in questi giorni come un opportunità e non come un problema per Seravezza. Il turismo può essere una valida alternativa alla monocoltura del marmo tanto cara a lei e alla sua giunta. Molto meglio cittadini che vivono la natura in simbiosi piuttosto che pochi prenditori lapidei che distruggono il territorio lasciando ben poco alla città.

Alternative ci sono, basterebbe aprire gli occhi e non invece strizzarli agli amici del marmo.
Ultima cosa, ci auguriamo che un Sindaco attento come lei alle problematiche ambientali, abbia dato mandato ai Vigili urbani che tutti i giorni piantonano l’accesso alla ztl a carico di noi residenti, di dare un occhio anche ai mezzi che scendono da quelle zone: temiamo che un ambulanza possa avere difficoltà trovandosi dinnanzi un camion carico(peggio ancora sovraccarico) in discesa dalle cave aperte poco più in su.
Un camion di quelle dimensioni ha un ingombro molto maggiore che una macchina parcheggiata.
Siamo fiduciosi.

Ps leggendo la delibera della giunta per la ztl invitiamo Neri e gli altri assessori a fare più attenzione a quello che firmano: il fiume in questione è il Serra e non il Vezza come riportato sul documento.

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