Variazione al bilancio di previsione 2022-2024, integrazione al documento unico di programmazione e variante particolare al Piano di recupero del Parco archeo-urbano della Rupe di Corvaia sono tra i punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, in programma giovedì 9 giugno alle ore 20.30 nella sala della Pubblica Assistenza di Pozzi.
Nella seduta, dopo le comunicazioni del sindaco, interpellanze, interrogazioni e risposte, si procederà alla discussione sui vari punti inseriti all’ordine del giorno.
Il Garante dell’informazione e della partecipazione, ingegner Luca Fantini, informa che la variante al piano di recupero del Parco archeo-urbano della Rupe di Corvaia, approvato nel settembre del 2014, è finalizzata al chiarimento della possibilità di adottare, all’interno delle aree non interessate dalla disciplina dei “beni paesaggistici” formalmente riconosciuti, soluzioni tese al contenimento energetico, all’applicazione di sistemi solari attivi e passivi e, più in generale, di quelli identificabili come “architettura bioclimatica”.
“Nel 2018 – spiega l’ingener Fantini – a seguito della cessione di un’area di circa 9 ettari per la formazione del parco, l’area è stata oggetto di interventi edilizi privati che hanno evidenziato alcune incoerenze normative tra la promozione di interventi di contenimento energetico, la creazione di sistemi di architettura bioclimatica e le prescrizioni di carattere tipologico. La variante renderà quindi il Piano di Recupero di Corvaia in linea con le più recenti normative in materia di Green Buildings chiarendo che, in zona non vincolata paesaggisticamente, è sempre ammessa l’adozione di sistemi e tecnologie in grado di implementare l’efficienza energetica”.
L’amministrazione comunale, quindi, ha inteso raccogliere le indicazioni dell’ufficio e aggiornare il piano di recupero alle più moderne disposizioni di legge riguardo al contenimento energetico e ai sistemi di addizionale energetica naturale, come ad esempio le serre bioclimatiche e dispositivi analoghi.
“Il piano – spiega l’assessore all’ambiente Michele Silicani – risultava carente di queste disposizioni in quanto datato e pertanto dal Garante della comunicazione e Ufficio è giunta la necessità di portare all’attenzione del consiglio comunale questo doveroso aggiornamento. Una tematica estremamente importante che potrà progressivamente interessare diverse parti del nostro territorio e ambiti agricoli rurali, fuori dai centri abitati e/o in prossimità degli stessi. A questo proposito, i settori urbanistica e ambiente lavoreranno per affinare nei prossimi strumenti urbanistici e nel regolamento edilizio questo tipo di applicazioni, valutando con gli uffici tutti gli aspetti, anche alla luce delle più moderne tecnologie”.