PIETRASANTA. Movimento 5 Stelle contro il Regolamento e Piano Finanziario TARI approvato in Consiglio Comunale. Ecco i motivi:

“Il Movimento vota contro il Piano Finanziario e determinazione delle tariffe della tariffa della tassa sui rifiuti (TARI). Dopo aver studiato attentamente i documenti, ha notato che all’articolo 21, comma 1, nota b si definisce una riduzione di tariffa per “stabilimenti balneari in cui l’attività è svolta per un periodo non superiore a sei mesi continuativi nel corso dello stesso anno solare, riduzione del 30%”.
Nonostante la riduzione sia lecita, anche in considerazione delle sentenze in merito, riteniamo che stabilire una riduzione per una sola categoria che svolge attività annuale inferiore ai 183 giorni nell’anno solare definisca un profilo di iniquità fiscale nei confronti di tutte le altre categorie, appartenenti a questo insieme, che sono presenti sul nostro territorio. Questa riduzione ci risulta presente dal 2013, in ambito TARES.

Oltre a questo bisogna considerare che, nel relativo piano finanziario per la determinazione delle tariffe si stabilisce un aumento medio (così definito sia in conferenza capigruppo che in CC, ma vedere il confronto tariffe sotto per maggiori delucidazioni) di circa 8% spalmato sui 31 codici ministeriali delle utenze non domestiche, più le utenze domestiche.
In realtà, confrontando le tariffe totali (cioè quota fissa + quota variabile) delle suddette 31 voci emerge che i balneari, categoria evidentemente privilegiata, non hanno subito alcun aumento di tariffa TARI tra il 2014 ed il 2015 (1,61 con QF 0,51 e QV 1,10 nel 2014 ed 1,61 con QF 0,50 e QV 1,11 nel 2015).

C’è stata una sensibile diminuzione di alcune tariffe, che poi sono ri-aumentate nel 2015 per tutte le voci (comprese le utenze domestiche), ma non per i balneari.

Considerando inoltre le tabelle ministeriali che indicano un minimale ed un massimale di applicazione per il calcolo delle tariffe per le 31 voci delle utenze non domestiche emerge che i balneari sono l’unica categoria a cui è applicato un valore inferiore al minimo (0,20 scelto su min 0,45 e max 0,57 per parte fissa e 2,75 su min 4,11 e max 6,18 per parte variabile), uguali a quelli del 2014, definendo di fatto la tariffa totale di 1,61 per entrambi gli anni.

Per una abitazione di 50mq, con 2 persone, si spenderà circa 7,89% in più, una di 150mq con 4 persone il 6,72% in più, un bagno di 2mila mq attivo meno di 6 mesi l’anno lo 0% in più.

Durante la dichiarazione di voto si è fatto presente questa vergognosa ed ingiustificata agevolazione di una categoria rispetto alle altre. La prima risposta è stata che anche i balneari hanno subito gli aumenti della tariffa, ma dai documenti si evince il contrario. Attendendo di essere smentiti con documenti e dati, non con frasi a difesa di una categoria che evidentemente ha qualche santo in paradiso abbiamo votato contro e richiesto che sia modificato al più presto il regolamento ed il piano ampliando la riduzione tariffaria a tutte le attività che dichiarano una operatività annua inferiore ai 183 giorni e l’adeguamento delle tariffe per eliminare le iniquità fiscali evidenziate sopra.”

(Visitato 109 volte, 1 visite oggi)

“Per far diminuire la Tari a Pietrasanta bisogna ridurre anche il costo del servizio”

A Pietrasanta raccolta firme per il referendum su scuola, Jobs Act e legge elettorale