PIETRASANTA. Fidiamoci di Noi, lista civica di Pietrasanta, ha deciso di sostenere i referendum sulla scuola, l’ambiente, i diritti del lavoro e la legge elettorale.

“I referendum affrontano e mettono un freno alle storture legate alla riforma elettorale, al Jobs Act, allo Sblocca Italia e le grandi opere, alla riforma sulla scuola”, scrive in una nota la lista che alle ultime elezioni ha appoggiato il candidato sindaco di centrosinistra Rossano Forassiepi.

Domani sabato 1 agosto in occasione della presenza al Caffè della Versiliana del Ministro Stefania Giannini, a partire dalle 18, sarà presente un banchetto per la raccolta firme sugli otto quesiti, con particolare attenzione a quello riguardante l’abrogazione della figura del preside manager, introdotta dal governo, che mette in discussione la qualità e libertà dell’insegnamento.

Sarà inoltre possibile firmare per il referendum presso l’ufficio anagrafe del Comune di Pietrasanta, tutti i giorni, sabato compreso, dalle 9 alle 13.

Anche il neonato comitato viareggino di Possibile aderisce all’iniziativa: “Abbiamo depositato presso tutti e sette i comuni della Versilia i moduli per la raccolta delle firme necessarie per la presentazione di otto quesiti referendari: è pertanto già possibile recarsi presso gli uffici dei suddetti comuni per firmare. Saranno inoltre programmate iniziative per la raccolta e la presentazione dei quesiti referendari su tutto il territorio versiliese che non mancheremo di segnalare.

elezioni, seggi“L’idea è quella di condividere con voi una serie di quesiti, sui temi fondamentali della vita politica del nostro Paese: la sfida referendaria consentirebbe di restituire ai cittadini la sovranità che hanno smarrito, rispetto a quanto successo in Parlamento in questi due anni. I quesiti che abbiamo depositato sono otto e sono legati all’Italicum, al Jobs Act, allo Sblocca Italia, alla Buona Scuola. Altri materiali di promozione e diffusione seguiranno nei prossimi giorni.

“Nessuna paternità, ovviamente, se non la proposta di provarci. E nessuna primogenitura. Sarebbe bello se i ‘progenitori’ fossero diversi e fossero più di un milione di cittadine e cittadini liberi.

“Facciamo appello a tutte le forze politiche, sociali, sindacali, a partire da quelle che si sono opposte e hanno espresso posizione critica nei confronti dei provvedimenti sottoposti a referendum e sopratutto ai cittadini che hanno a cuore questi temi e vogliono riprendersi dal basso ciò che ci è stato tolto dall’alto, da un governo che ha attuato provvedimenti che non appartenevano al programma di nessuna forza politica: quindi senza la minima legittimazione popolare.

“Chiediamo la disponibilità a tutti i consiglieri e assessori comunali dei sette Comuni, oltre che dei consiglieri provinciali, ad adempiere al loro dovere civico rendendosi disponibili per l’autenticazione delle firme, dando così la possibilità ai cittadini di esprimersi con un referendum su questi temi”.

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